Sarri show, caccia al gol numero 100. Attacco inarrestabile anche dopo la partenza di Higuain
La tripla cifra è già a portata di mano, quando mancano ancora quattro giornate alla fine del campionato. A San Siro, nella sfida di domenica scorsa con l’Inter, lo spagnolo Josè Callejon ha infatti messo a segno la rete numero 99 della stagione del Napoli: che si è confermato pure nella seconda versione dell’era di […]
La tripla cifra è già a portata di mano, quando mancano ancora quattro giornate alla fine del campionato. A San Siro, nella sfida di domenica scorsa con l’Inter, lo spagnolo Josè Callejon ha infatti messo a segno la rete numero 99 della stagione del Napoli: che si è confermato pure nella seconda versione dell’era di Maurizio Sarri una inarrestabile macchina da gol. Rispetto all’anno scorso, però, l’exploit degli attaccanti azzurri fa ancora più notizia: anche perché le prodezze a raffica di Mertens e compagni hanno spazzato via il teorema della dipendenza da Gonzalo Higuain, la cui tormentata cessione alla Juventus non ha al contrario diminuito le straordinarie potenzialità offensive della squadra. Il Napoli ha continuato infatti a fare centro con una regolarità impressionante, anche dopo aver perso un cecchino infallibile come il Pipita: che nel torneo scorso aveva stabilito con 36 reti il nuovo record assoluto nella serie A a 20 squadre, spazzando via a distanza di mezzo secolo la storica impresa di Nordahl. Ma l’addio di Higuain, tra l’altro aggravato dalla lunga assenza per infortunio del suo naturale sostituto – il nuovo acquisto Milik – non ha impedito agli azzurri di continuare ad avere il migliore attacco del campionato: con 78 gol segnati nelle prime 34 giornate (2,3 di media a partita). Merito soprattutto degli schemi offensivi e delle intuizioni di Sarri, che non si è perso d’animo nemmeno per il doloroso fallimento della scommessa fatta su Manolo Gabbiadini: di cui si è resa alla fine necessaria la cessione, durante la sessione invernale del calcio mercato. Poteva essere un altro colpo da ko, per il Napoli. Invece gli azzurri hanno trovato molto rapidamente dei nuovi equilibri e non hanno mai smarrito la strada verso la porta avversaria. Decisiva l’esplosione di Dries Mertens, che aveva iniziato la stagione come esterno sinistro nel tridente ed è stato trasformato da Sarri in un centravanti micidiale: 22 gol in campionato e 28 complessivi in stagione, Coppe comprese. Ma è cresciuto molto anche il contributo di Lorenzo Insigne: 14 reti in serie A (nuovo record personale) e 7 assist. È invece già arrivato in “doppia- doppia”, per dirla come nel basket, lo stakanovista Josè Callejon: 11 centri e 10 assist. Ottimo pure il contributo nella fase realizzativa di Marek Hamsik, a segno per 12 volte in campionato e autore di 5 assist. Il capitano, ormai, vede sempre più da vicino il primato assoluto dei 115 gol di Diego Armando Maradona: capocannoniere “all time” nei 90 anni di storia del club. Allo slovacco (salito a quota 112) ne mancano solo altri tre per completare l’aggancio. Ai 99 gol realizzati in questa stagione del Napoli, però, hanno contribuito anche i difensori e i centrocampisti, per un totale di 13 giocatori andati a segno finora: Chiriches, Koulibaly, Tonelli, Maksimovic, Allan, Zielinski, Hamsik, Callejon, Mertens, Gabbiadini (poi ceduto) Giaccherini, Insigne e Milik. Sarri ha fatto di necessità virtù, chiedendo e ottenendo dai suoi giocatori più intraprendenza in zona tiro: per riempire il potenziale vuoto lasciato da Higuain. La missione è riuscita, pure al di là delle più ottimistiche aspettative. Gli azzurri hanno infatti pagato dazio di tanto in tanto ai loro soliti difetti nella fase difensiva, ma mai in quella di attacco. Il Cagliari, battuto all’andata per 5-0 in Sardegna, arriva al San Paolo al momento giusto per fare volare il Napoli in tripla cifra: compresi i 13 gol segnati in Champions League e gli 8 in Coppa Italia. Quota 100 è vicinissima e per Sarri è una soddisfazione enorme avere il migliore attacco della serie A, nonostante la cessione ai diretti avversari della Juve di Higuain. Gli azzurri hanno continuato a segnare e dare spettacolo e a segnare tanto pure senza il Pipita. E non era mica così scontato. (la Repubblica)