Ascea. I piromani devastano l’area archeologica, fiamme anche all’interno del parco di Elea-Velia
Incendio devasta l’area archeologica di Elea-Velia ad Ascea. Due giornate da incubo per il comune sotto scacco dei piromani. Fin dalla domenica pomeriggio un rogo ha iniziato a lambire la collina lato Casal Velino, non lontana dagli scavi, espandendosi in maniera repentina, causa il forte vento. L’intervento dei vigili del fuoco, operato domenica, sembrava aver […]
Incendio devasta l’area archeologica di Elea-Velia ad Ascea. Due giornate da incubo per il comune sotto scacco dei piromani. Fin dalla domenica pomeriggio un rogo ha iniziato a lambire la collina lato Casal Velino, non lontana dagli scavi, espandendosi in maniera repentina, causa il forte vento. L’intervento dei vigili del fuoco, operato domenica, sembrava aver scongiurato il peggio. Ma alcuni focolai erano ancora attivi e l’incendio ha ripreso vita, dalla tarda notte. Con l’ausilio del forte vento, ha preso nuovamente vigore, interessando, in poco tempo l’altro versante della collina, lato Ascea, giungendo fino alla zona degli scavi. In poco tempo, ieri mattina, sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Vallo della Lucania, gli uomini della Comunità montana Lambro, Mingardo e Bussento. Si sono alzati in volo i mezzi regionali, che il giorno prima non avevano potuto entrare in azione, causa le condizioni meteo. Le operazioni di spegnimento, da terra e dall’aria, sono durate alcune ore, con i mezzi che hanno operato decine di lanci e pompieri in azione con idropompe. Questo non ha evitato che le fiamme si portassero all’interno del parco archeologico, tra la Porta Rosa e la Casa degli affreschi, non riuscendo però, fortunatamente a giungere fino alla torre, simbolo di Velia. L’accesso al parco fin da ieri mattina è stato interdetto al pubblico. Sul posto sono giunti sia il sindaco di Ascea, Pietro D’Angiolillo e l’assessore al Turismo, Valentina Pica, che i funzionari della Soprintendenza. A questi ultimi è spettato di fare una stima dei danni. Ancora incredula di quanto accaduto l’assessore Pica, che evidenzia: «Mai come quest’anno le aree del parco archeologico di Velia, così come quelle circostanti erano state ripulite, per tempo, da operai della Comunità montana, oltre che da operai comunali. Purtroppo però la vegetazione secca ha permesso al fuoco di attecchire ugualmente e di propagarsi grazie al vento». Nella tarda mattinata di ieri l’incendio risultava domato. Le operazioni non sono state rese facili, data anche la notevole estensione del parco archeologico (che si estende per 6 milioni di metri quadrati). (La Città)