Capaccio Paestum. Il Consorzio ora stacca l’acqua ai morosi. Anche chi ha chiesto di rateizzare continua a non pagare
Consorziati morosi: al via nuovi distacchi dell’acqua sia potabile che per l’irrigazione. Il provvedimento, deciso dal commissario del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum, Biagio Franza, si è reso necessario per il mancato pagamento delle rate relative alle tasse consortili stabilite con il piano di rientro finanziario. L’ente, ad oggi, ha recuperato oltre un […]
Consorziati morosi: al via nuovi distacchi dell’acqua sia potabile che per l’irrigazione. Il provvedimento, deciso dal commissario del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum, Biagio Franza, si è reso necessario per il mancato pagamento delle rate relative alle tasse consortili stabilite con il piano di rientro finanziario. L’ente, ad oggi, ha recuperato oltre un milione su un totale di quasi 9 milioni di euro. Una quindicina i distacchi programmati partiti già da lunedì. «Hanno pagato la prima rata – spiega il commissario Franza – e poi forse qualcuno ha suggerito di non continuare. Sono stato chiaro fin dall’inizio, abbiamo dato la possibilità di rateizzare le somme anche con dilazioni lunghe fino a 36 mesi, ma la regola era la puntualità. Laddove non succede l’acqua viene staccata». Il mancato pagamento delle rate concordate riguarda sia agricoltori che attività commerciali. Il provvedimento fa seguito ad un’altra serie di distacchi messi in atto qualche settimana fa. «Ci siamo resi disponibili alla collaborazione in tutti i modi possibili – afferma Franza – ma il debito deve essere recuperato. L’importante è che gli utenti morosi accettino la posizione debitoria cosicché possiamo risanare le casse dell’ente. Solo così potremmo risolvere il contenzioso con l’Enel ed evitare che la società interrompa l’erogazione del servizio». L’Enel vanta dalla società elettrica un debito di circa 10 milioni di euro. I consorziati morosi dovranno pagare il distacco, il riattacco dell’acqua e non avranno le agevolazioni del piano finanziario. Fanno capo al Consorzio di Paestum 15.000 utenze irrigue e 14.000 utenze acqua potabile, di queste diverse migliaia non sono in regola con i tributi. Le trattative con l’Enel, che ha richiesto il pagamento di una parte della somma, sono in corso. L’attività svolta dal Consorzio rischia la paralisi, laddove, l’ente non dovesse far fronte al debito avanzato dall’Enel, che potrebbe sospendere l’erogazione del servizio con tutte i conseguenziali disagi e disservizi. (La Città)