Cinque falsi invalidi tra Pagani, Nocera Inferiore e Angri. Si fingevano ciechi per intascare le indennità da parte dell’Inps

23 giugno 2017 | 00:02
Share0
Cinque falsi invalidi tra Pagani, Nocera Inferiore e Angri. Si fingevano ciechi per intascare le indennità da parte dell’Inps

Cecità simulata per intascare contributi di indennità dall’Inps: l’indagine, partita dal 2014, riguarda cinque persone dell’Agro nocerino, tra Pagani, Nocera Inferiore e Angri, finite sotto accusa per truffa aggravata ai danni dello stato, nel mirino degli accertamenti dei carabinieri del gruppo territoriale di Nocera Inferiore, con la proroga di indagine firmata dal gip del Tribunale […]

Cecità simulata per intascare contributi di indennità dall’Inps: l’indagine, partita dal 2014, riguarda cinque persone dell’Agro nocerino, tra Pagani, Nocera Inferiore e Angri, finite sotto accusa per truffa aggravata ai danni dello stato, nel mirino degli accertamenti dei carabinieri del gruppo territoriale di Nocera Inferiore, con la proroga di indagine firmata dal gip del Tribunale di Nocera Inferiore Alfonso Scermino. Gli indagati si sarebbero finti ciechi per beneficiare dell’indennità dall’Inps, con le prime segnalazioni risalenti al 2012, seguiti da accertamenti mirati alla ricerca di falsi invalidi su tutto il territorio. Secondo gli elementi già raccolti dagli investigatori, i cinque avrebbero assunto comportamenti inconciliabili con lo status di cecità assoluta, contrastando con le indennità percepite. In particolare, rispetto ad ognuno dei singoli casi sono presenti elementi da chiarire, su cui il Gip ha disposto le verifiche. In particolare, una persona formalmente cieca camminava da sola, senza difficoltà, evitando ostacoli e problemi fino a firmare un documento come nulla fosse, un’altra acquistava oggetti e beni da shopping tranquillamente, nel corso di un giro privo di manifeste difficoltà di orientamento. Ancora, tra i comportamenti inquadrati ci sono attese in sala d’aspetto, sedute e spostamenti nello spazio, insidiosi attraversamenti pedonali del tutto impensabili con problemi alla vista, in una generale condizione di sicurezza e tranquillità, senza alcun aiuto. Tra le altre cose emerse dalle verifiche c’è il chiaro spostamento della pupilla dietro stimolo luminoso direttamente dal medico oculista. Alcuni dei soggetti sotto accusa fissavano negli occhi i rispettivi interlocutori, guardando senza esitazioni quanto era di fronte, contrariamente all’apparente stato di cecità. Tra i cinque c’è anche un cieco parziale, il quale avrebbe guidato, direttamente sotto gli occhi dei carabinieri che lo monitoravano a caccia di incongruenze. Due persone su i cinque indagati avrebbero inoltre rifiutato la visita di verifica chiesta dalla Procura nocerina. Il filone avviato dai carabinieri resta tuttora in piedi, con una seconda fase. (La Città)