Donnarumma chiede scusa per il «putiferio» sui social. Tavecchio: «Certe cifre sono un’offesa»
«Io, Gigio, preferivo lasciarlo tranquillo. Ha chiesto lui di venire in conferenza stampa per far capire quello che per lui è importante. Ma non fategli domande sul mercato o sul Milan perché altrimenti prende la multa». Gigi Di Biagio sembra Al Pacino in «Ogni maledetta domenica»: cerca di tirare fuori quello che c’è di buono […]
«Io, Gigio, preferivo lasciarlo tranquillo. Ha chiesto lui di venire in conferenza stampa per far capire quello che per lui è importante. Ma non fategli domande sul mercato o sul Milan perché altrimenti prende la multa». Gigi Di Biagio sembra Al Pacino in «Ogni maledetta domenica»: cerca di tirare fuori quello che c’è di buono in una situazione complicata. Ha avuto la tentazione di fare quello che nel calcio si fa quasi sempre, cioè nascondere la polvere sotto il tappeto. E invece, nei limiti del possibile, perché stasera alle 21 c’è da giocare la semifinale dell’Europeo under 21 contro la Spagna, non si parla solo di formazione ma anche del caso del giorno. Gigio è Donnarumma, che viene da una domenica a tutto social per la quale una multa la prenderà davvero, perché ci sono regole nel gruppo e tutti le devono rispettare. La prima domanda gliela fa proprio Gigi Di Biagio: «Sei sereno nonostante tutto quello che ti sta succedendo?» Risposta del portiere: «Voglio fare vedere a tutti. Mi dispiace di tutto questo putiferio, al mio futuro penserò solo dopo l’Europeo». Il caso Donnarumma riassume in sé molti temi. Il primo è l’uso dei social media, visto che tutto si è sviluppato tra Twitter e Instagram, con i post del portiere e di Mino Raiola. Donnarumma ha parlato di hackeraggio del suo profilo, anche se non sembra preoccupato dell’intrusione nella sua privacy: «I social possono essere divertenti o meno, io li uso per passare un po’ il tempo. Certo che li utilizzerò ancora, non ho paura degli hacker». Soprattutto se trova un hacker che usa, proprio come ha fatto lui ieri, una parola particolare come «putiferio». Ma questo è un caso per Sherlock Holmes. Il secondo aspetto riguarda il potere smisurato dei procuratori e le ricchissime commissioni sui trasferimenti, vedi Pogba-Raiola, su cui è intervenuto il presidente federale Carlo Tavecchio: «Sono situazioni che riteniamo non edificanti in un Paese che ha difficoltà economiche drammatiche. Certe cifre suonano come un’offesa. Vedremo come si può intervenire (insieme alla Fifa). Donnarumma? Non sarà condizionato. Gli ho detto: il 5 luglio avrai gli esami e questo è il tema più importante, quando diventerai ragioniere capirai meglio». Prima, però, ci sarà l’esame della stella Marco Asensio, che su Gigio si è espresso così: «Un grandissimo portiere, ma non so se nel prossimo campionato giocherà nel Real Madrid. Non faccio io il mercato. Spero solo che stasera non faccia i miracoli». Lo spera invece il papà di Donnarumma, Alfonso, che sarà allo stadio. L’Italia giocherà senza gli squalificati Berardi e Conti, la Spagna viene da sette giorni di riposo perché nella terza gara del girone, già qualificata, ha messo le riserve. Interessante la chiave di lettura di Di Biagio: «Saranno più freschi, ma noi veniamo dalla vittoria contro la Germania e non dobbiamo far scendere l’entusiasmo». Gli iberici sono favoriti, ma nel girone di qualificazione hanno subito una sconfitta casalinga per 0-3 dalla Croazia e si sono qualificati solo al playoff con un doppio pareggio contro l’Austria (0-0 e 1-1) e la regola del gol in trasferta. Forti, fortissimi, non imbattibili. Chi ha già perso in tutti i sensi, per Di Biagio, è il c.t. della Slovacchia, Hapal, che ha gridato al «biscotto» tra Italia e Germania: «Sette ammoniti, due risse, noi che abbiamo cercato il secondo e il terzo gol per metterci al sicuro. Ha detto cose gravissime per chi deve insegnare calcio ai ragazzi. Spero che la Uefa lo squalifichi». (Corriere della Sera)