Eboli. Muore d’infarto mentre gli demoliscono la casa. Si dimette il senatore firmatario del ddl sugli abbattimenti
Salvatore Garofalo, 64enne di Eboli, non ha retto quando ha visto i cartelli e le recinzioni che preavvisavano dell’abbattimento della sua piccola abitazione. E’ così che Garofalo, nella mattinata di sabato scorso, è stato colto da un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. Il 64enne ebolitano era stato per anni un bracciante agricolo […]
Salvatore Garofalo, 64enne di Eboli, non ha retto quando ha visto i cartelli e le recinzioni che preavvisavano dell’abbattimento della sua piccola abitazione. E’ così che Garofalo, nella mattinata di sabato scorso, è stato colto da un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo. Il 64enne ebolitano era stato per anni un bracciante agricolo ed ora era gravemente malato. La sua storia fa riflettere. Nel 1998 si apre una causa per la demolizione della sua abitazione e nel 2008 viene emesso l’ordine di abbattimento. Lo scorso 23 maggio gli viene notificato un ordine di sgombero che sarà attuato entro il 7 giugno. Il suo legale decide di proporre una richiesta di sospensione per la demolizione, affermando che Salvatore Garofalo non avrebbe altro posto dove andare a vivere se non quella casa dove, essendo malato, viene assistito con affetto dalla moglie e dal figlio che vivono con lui, insieme a tre nipoti minorenni. A corredo della richiesta viene presentata la domanda di concessione in sanatoria presentata al comune di Eboli e viene chiesto di attendere l’iter parlamentare del recente Ddl Falanga che rimodula la disciplina in merito alle demolizioni e al diritto d’abitazione. Ma lo scorso 29 maggio la richiesta dell’avvocato viene rigettata. Ne viene contestualmente presentata un’altra simile ma anche questa viene rigettata il 6 giugno. Il 7 giugno a casa di Garofalo si presentano le forze dell’ordine per eseguire l’ordine di sgombero e viene autorizzata l’autodemolizione. Dopo pochi giorni la ditta incaricata dell’abbattimento provvede a transennare la zona, ma davanti a questo spettacolo Salvatore Garofalo viene colpito da un infarto e muore. Il senatore di Ala, Ciro Falanga, firmatario del ddl sugli abbattimenti, ha annunciato le sue dimissioni: “Uno speculatore o un camorrista non muoiono d’infarto se gli abbattono una casa. Un operaio invece muore dal dolore”, ha spiegato il parlamentare. L’avvocato Damiano Cardiello, legale della famiglia di Garofalo, ha dichiarato: “Salvatore è vittima di uno Stato burocrate e formale”. Sconcerto da parte del sindaco di Eboli, Massimo Cariello: “Siamo addolorati”. Il caso ha scosso l’intera comunità.