La difesa della Salernitana non sarà rivoluzionata ma serve il sostituto del portiere Gomis

26 giugno 2017 | 18:27
Share0
La difesa della Salernitana non sarà rivoluzionata ma serve il sostituto del portiere Gomis

C’erano una volta gli otto undicesimi, cioè i giocatori promossi dal campo o blindati dal proprio contratto, gli inamovibili: tutta la spina dorsale, Odjer e Busellato, poi Rosina in forza del suo triennale di platino. Fosse dipeso soltanto da Bollini, la lista dei punti fermi della Salernitana sarebbe stata un po’ più snella, ma di […]

C’erano una volta gli otto undicesimi, cioè i giocatori promossi dal campo o blindati dal proprio contratto, gli inamovibili: tutta la spina dorsale, Odjer e Busellato, poi Rosina in forza del suo triennale di platino. Fosse dipeso soltanto da Bollini, la lista dei punti fermi della Salernitana sarebbe stata un po’ più snella, ma di sicuro il tecnico granata avrebbe riconfermato in blocco quanto di buono c’era in area di rigore – la propria e degli avversari – più Minala. Il mercato, invece, sta prendendo un’altra piega. Il portiere Gomis, la priorità di gennaio, non c’è più: si è prenotata anche la Spal. Coda, il centravanti, voleva giocare in serie A ed è stato portato dal cliente migliore, quello più munifico, il Benevento. Minala, che Bollini ha fortemente voluto trasformando i mugugni e le perplessità della gente in applausi convinti, ora aspetta, vorrebbe imitare Coda e Lotito dovrà battagliare per convincerlo ad accettare il nuovo trasferimento dalla Lazio alla Salernitana. Al momento Bernardini resta al proprio posto, è un punto fermo. Il dioscuro della difesa ha legato molto con Bollini e non a caso si era congedato a fine stagione, ritirando un premio dei tifosi a Fratte, con parole che hanno fatto breccia anche nel cuore del tecnico mantovano: «Ci ha insegnato che le idee sono più importanti delle sconfitte ». Può restare, perché al cuore non si comanda. Però neppure alla tasca. Bernardini, infatti, aspetta il rinnovo contrattuale. C’è stato un primo approccio con la Salernitana e poi un rinvio, probabilmente perché non c’è ancora intesa sulle cifre per il prolungamento. Se ne riparlerà durante il ritiro estivo a Roccaporena ma Bernardini è orientato a vestire ancora la maglia granata, perché è riconoscente nei confronti della Salernitana che un anno e mezzo fa l’ha tirato fuori dall’oblio e gli ha ridato fiducia in un momento delicatissimo della sua carriera. Bernardini e Tuia al centro, Perico e Vitale sulle fasce: in un mercato fatto di addii dolorosi, rinunce forzate e reparti stravolti, la difesa è l’ultimo baluardo, la zona del campo che dovrebbe subire minori modifiche. Si procederà magari con ritocchi, ma non sono in programma stravolgimenti; arriveranno alcuni giovani per ampliare la batteria e avere alternative di ruolo ma non dovrebbero esserci porte girevoli, al netto di Schiavi, su cui ha preso informazioni pure l’Avellino. Durante la gestione Bollini, la difesa granata ha vissuto il periodo di maggiore fulgore tra la trentesima e la trentaquattresima giornata: cinque partite senza subire gol, in virtù del 2-0 rifilato al Brescia e all’Ascoli, delle vittorie di misura ottenuta a Chiavari e col Pisa, del pareggio a reti inviolate rimediato allo stadio Arechi con il Cittadella, nella prima gara-bivio per i playoff. A guardar bene, il momento positivo della retroguardia è proseguito per qualche altra giornata ma il golletto subito a Terni, unito alla improvvisa sterilità offensiva, non hanno consentito di valorizzare il lavoro di Bernardini e soci. Bollini, però, vuole ripartire da un’intesa che adesso si è cementata, insomma non vuole buttare alle ortiche il lavoro compiuto in questi ultimi mesi. E’ ovvio, però, che si dovrà rimediare all’assenza di Gomis: serve un portiere della stessa stazza oppure un difensore che sulle palle inattive si faccia rispettare. (La Città)