Le zavorre frenano il mercato granata: Rosina resterà, si punta a cedere Schiavi e Zito
Prima snellire e poi acquistare. Chi si aspetta una campagna di rafforzamento onerosa da parte della Salernitana rischia di restare ampiamente deluso. No a spese folli, no a contratti pluriennali che spesso si trasformano in vere e proprio zavorre, specie quando sottoscritti da calciatori ultra-trentenni. Tant’è, la linea è stata dettata dallo stato maggiore e […]
Prima snellire e poi acquistare. Chi si aspetta una campagna di rafforzamento onerosa da parte della Salernitana rischia di restare ampiamente deluso. No a spese folli, no a contratti pluriennali che spesso si trasformano in vere e proprio zavorre, specie quando sottoscritti da calciatori ultra-trentenni. Tant’è, la linea è stata dettata dallo stato maggiore e management e staff tecnico non possono far altro che annuire, accodarsi e seguire i dettami della proprietà. Certo, nel calcio non sempre vince chi spende di più e magari questa politica si rivelerà anche giusta, specie se andrà ad evitare che vengano messi sotto contratto (e pagati profumatamente, ndr) calciatori sul viale del tramonto o privi delle giuste motivazioni ma che nonostante ciò percepiscono lo stesso un salario da capogiro. Un taglio netto col passato, dopo i triennali a cifre quasi folli di Zito e Schiavi ed il quadriennale di Rosina, che hanno spostato gli equilibri per quel che riguarda il bilancio.
L’ex Avellino è in uscita dalla Salernitana. Che non significa che verrà ceduto, sia chiaro. Perchè Zito è in uscita ormai da un anno ma l’estate scorsa rifiutò il Foggia mentre in inverno ha rispedito al mittente un paio di proposte dalla serie B. In via Allende proveranno comunque a trovare una soluzione, ben consapevoli che non sarà affatto facile cederlo. Alla stregua di Schiavi, Zito ha un altro anno di contratto a 180mila euro netti: l’ideale sarebbe trovare una squadra disposta a sottoporgli un contratto pluriennale che dia così la possibilità al centrocampista campano di spalmare il lauto ingaggio. Si vedrà. Più contorta la situazione del difensore centrale metelliano: due estati fa firmò un triennale a salire e dunque quest’anno si ritroverà ad essere uno dei difensori più pagati di tutta la serie B, andando a percepire una cifra che, tra parte fissa e variabile, supera i 300mila euro e si avvicina ai 400. Anch’egli è in uscita da Salerno ormai da mesi ma il cachet ha sempre incusso timore alle pretendenti. Il tormentone, però, è pronto ad esplodere nuovamente.
Difficile, quasi impossibile, che Rosina saluti la compagnia. L’ex Zenit ha altri tre anni di contratto a cifre superiori ai 300mila euro, a gennaio compirà 34 anni ma nonostante ciò il calciatore calabrese non ha intenzione di rinunciare a nulla. Il suo ingaggio graverà sulle casse della Salernitana ancora per molto tempo, anche se questo non influirà in maniera sostanziale sulle scelte del tecnico. Alberto Bollini, infatti, ha già fatto capire alla società che il numero dieci granata non sarà un titolarissimo nella prossima stagione: il trainer di Poggio Rusco preferisce ragazzi giovani, motivati, che abbiano gamba e voglia d’emergere. Poi, in determinate fasi della stagione ma anche di una gara, se dovesse esserci bisogno dell’esperienza e dello spunto negli ultimi trenta metri di un calciatore come Rosina, allora lo si butterà nella mischia. Ma ci si dimentichi dell’Alessandro Rosina “untouchable” visto nel corso della gestione Sannino. E ci si dimentichi pure spese folli e contratti pluriennali da capogiro. Un bene, forse.
fonte solosalerno.it