Napoli. Furto con scasso in una gioielleria a Chiaia. Tre malviventi forzano una vetrina in pieno giorno con la gente in strada

2 giugno 2017 | 18:47
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Napoli. Furto con scasso in una gioielleria a Chiaia. Tre malviventi forzano una vetrina in pieno giorno con la gente in strada

Napoli. Un furto con scasso realizzato in pieno giorno e senza alcuna esitazione o timore. A Chiaia, nelle strade dello shopping — che diventano il palcoscenico della movida dopo il tramonto — è stato messo a segno un colpo che racconta bene il livello di esposizione del quartiere e l’estrema disinvoltura con la quale agiscono […]

Napoli. Un furto con scasso realizzato in pieno giorno e senza alcuna esitazione o timore. A Chiaia, nelle strade dello shopping — che diventano il palcoscenico della movida dopo il tramonto — è stato messo a segno un colpo che racconta bene il livello di esposizione del quartiere e l’estrema disinvoltura con la quale agiscono i malviventi. Alle 14 di mercoledì tre uomini — come si vede con chiarezza dalle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza della gioielleria di Alessandra Libonati — si fermano ad osservare le vetrine del negozio. Una prima volta lanciano uno sguardo e passano oltre, una seconda parlottano tra loro. Alle 14.15 il terzetto entra in azione. Due si mettono davanti ad una delle teche laterali all’ingresso e coprono il terzo uomo che con un attrezzo particolare — una specie di piede di porco con un lunghissimo punteruolo — fa leva per aprire il vetro. Un gioco di abilità e di forza ed ecco che la vetrina cede. Pochi gesti ancora per portare via i preziosi in esposizione — tutti monili in corallo rosso — e i sofisticati supporti sui quali sono presentati. Un bottino da seimila euro, oltre ai danni alla vetrina. Un colpo realizzato mentre decine di persone attraversano la strada, vicoletto Alabardieri. Di fronte alla vetrina divelta c’è il ristorante “Umberto”, di fianco la trattoria “La Latteria” e a pochi passi la pizzeria “Donna Margherita”. Pochi metri più avanti c’è “Conad Gourmeet”. Una strada che, a pochissima distanza da Piazza dei Martiri, è frequentatissima ed è un punto di riferimento per lo spacco pranzo dei molti che lavorano in zona: il via vai di impiegati, studenti, commesse, manager, industriali che frequentano palazzo Partanna è incessante. «Un fiume di persone — racconta Alessandra Libonati — che scorre ininterrottamente. Nessuno poteva mai immaginare che il colpo sarebbe stato consumato in un contesto del genere. Non è un caso se moltissime boutique lasciano le vetrine allestite nello spacco e le svuotano solo di sera. È un modo per accompagnare il passeggio e certamente tutti ci sentivamo sicuri». È la polizia ad indagare sul colpo. La Scientifica ha effettuato una serie di rilievi e sono in corso verifiche che hanno già portato a risultati concreti. La rete si sta stringendo intorno ad una banda di ladri che sarebbe originaria della Sanità, specializzata in colpi di questo tipo. Un’altra serie di riscontri va avanti sul fronte dei ricettatori. «I gioielli che ci hanno portato via sono pezzi unici — spiega Libonati — Creazioni artigianali su disegni esclusivi». Il colpo è diventato l’argomento più discusso fra i commercianti della zona che si sentono esposti e vulnerabili. Solo poco tempo fa con la tecnica della «spaccata» i ladri avevano colpito il pub di via Alabardieri «12 morsi». Ma il colpo era stato messo a segno dopo la chiusura, alle prime ore del mattino. Nulla a che vedere con la protervia di un furto in pieno giorno, fra la gente. (Corriere del Mezzogiorno)