Napoli. L’Università della Campania sotto l’attacco degli hacker. Blackout al sistema informatico, rubati dati sensibili
Napoli. L’Università della Campania – Luigi Vanvitelli è sotto attacco informatico. I pirati del web hanno trafugato le password della posta elettronica dei docenti dell’ateneo, di medici, dirigenti e di moltissimi dipendenti. Ieri il Garr — che fornisce servizi internet alla comunità scientifica, accademica e della cultura — ha allertato il rettore dell’ateneo, Giuseppe Paolisso […]
Napoli. L’Università della Campania – Luigi Vanvitelli è sotto attacco informatico. I pirati del web hanno trafugato le password della posta elettronica dei docenti dell’ateneo, di medici, dirigenti e di moltissimi dipendenti. Ieri il Garr — che fornisce servizi internet alla comunità scientifica, accademica e della cultura — ha allertato il rettore dell’ateneo, Giuseppe Paolisso ed è stato messo in moto un meccanismo poderoso di difesa per cercare di arginare i danni. Da un lato i tecnici hanno incominciato a lavorare per alzare il livello di sicurezza, dall’altro il rettore ha fatto partire un ordine di protezione personale. Ai primari, professori e ai soggetti coinvolti da questo attacco ha chiesto di procedere al cambio delle password. «Una precauzione indispensabile — spiega il rettore — per difendere una serie di dati scientifici, personali, amministrativi. Il numero di docenti e dirigenti colpito è elevato, ma non siamo ancora in grado di quantificare con precisione le coordinate dell’attacco degli hacker. Sappiamo però che non sono stati piratati i file criptati». Le password sono state cambiate, ma molti si sono accorti che parte della posta elettronica è stata già rubata, insieme con una serie di dati sensibili. Gare d’appalto, bandi, note spese, elaborati relativi a ricerche scientifiche, statini paga sono solo alcune delle informazioni contenute nelle caselle di posta. Qualche dirigente in posizione apicale ha motivi per avere preoccupazioni più fondate di altri. L’allarme riguarda i titolari delle caselle di posta elettronica @unicampania.it e di quelle @unina2.it. Ai quali l’ordine di cambiare le proprie chiavi di accesso è stato inviato via whatsapp, rimbalzato da una utenza all’altra. Ma per alcuni era già troppo tardi. L’attacco sarebbe stato sferrato nella mattinata di mercoledì. Quando nella sede napoletana della Vanvitelli c’è stato un inspiegabile blackout informatico. I computer non si collegavano ad internet e anche l’attività assistenziale al Policlinico di piazza Miraglia è stata bloccata, dal momento che i piani terapeutici per i farmaci viaggiano sulla piattaforma Saniart. Il fermo è andato avanti per l’intera mattinata. Ed era solo l’inizio. (Corriere del Mezzogiorno)