Nidi di tartarughe, partono i controlli sulle spiagge del Cilento

5 giugno 2017 | 15:54
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Nidi di tartarughe, partono i controlli sulle spiagge del Cilento

È partita la Campagna Jairo-Mediterraneo di Sea Shepherd per il monitoraggio e la tutela dei nidi delle tartarughe sulle spiagge del Cilento. Un’attività in cooperazione con la Stazione Zoologica “Dohrn” di Napoli e che permetterà di unire le competenze scientifiche per lo studio e la conservazione delle tartarughe marine. In campo 70 volontari nazionali e […]

È partita la Campagna Jairo-Mediterraneo di Sea Shepherd per il monitoraggio e la tutela dei nidi delle tartarughe sulle spiagge del Cilento. Un’attività in cooperazione con la Stazione Zoologica “Dohrn” di Napoli e che permetterà di unire le competenze scientifiche per lo studio e la conservazione delle tartarughe marine. In campo 70 volontari nazionali e internazionali della Sea Shepherd. «Proseguiamo spediti verso il nostro grande obiettivo – afferma Vincenzo Saggiomo, direttore generale della Stazione zoologica – dare maggiore visibilità alla ricerca e alla tutela delle tartarughe marine. Operando in un’area come quella del Cilento, che ci sta sorprendendo per i dati di nidificazione, manteniamo fede alla nostra mission per contribuire ad una maggiore consapevolezza e sensibilità per un’educazione ambientale contro la distruzione dei nidi». La Campagna Jairo-Mediterraneo avrà un programma intenso di perlustrazione delle coste cilentane, le quali, nel corso di pochi anni, hanno registrato un esponenziale aumento delle nidificazioni di tartaruga marina: da un nido ogni due/tre anni si è giunti a registrare dieci nidi in una sola stagione. I volontari dell’organizzazione no profit avranno il compito di individuare tutti i tentativi di nidificazione che avverranno nell’area monitorata. Ogni segnalazione sarà trasferita prontamente alla Stazione Zoologica che invierà i propri specialisti per lo studio e la protezione del sito. Da anni si susseguono le nidificazioni di “caretta caretta”, specie sulle spiagge di Camerota, Palinuro, Ascea, Acciaroli. Da qui la decisione di un monitoraggio costante del fenomeno. (La Città)