Salernitana, patto di ferro. Lotito riconferma la fiducia a Fabiani e programma anche il rinnovo a Bollini
La nuova Salernitana è nata ieri a Villa San Sebastiano, dopo una riunione fiume cominciata alle 18 e finita a notte fonda. «La prossima settimana convocheremo Bollini per l’accordo economico». Quel “noi” di Fabiani, al termine del vertice, ha un doppio valore: fiducia ad oltranza al tecnico e contestuale imprimatur ricevuto dalla proprietà. Pure il […]
La nuova Salernitana è nata ieri a Villa San Sebastiano, dopo una riunione fiume cominciata alle 18 e finita a notte fonda. «La prossima settimana convocheremo Bollini per l’accordo economico». Quel “noi” di Fabiani, al termine del vertice, ha un doppio valore: fiducia ad oltranza al tecnico e contestuale imprimatur ricevuto dalla proprietà. Pure il ds, infatti, prolunga la propria avventura in granata e si accinge ad operare seguendo parametri che il club ha fissato ieri. Gli investitori (c’era anche Mezzaroma) hanno diviso il foglio in due colonne: da un lato l’obiettivo importante, intrigante, ambizioso, insomma i playoff da raggiungere dopo una salvezza sofferta e la seconda raggiunta con abbondante anticipo; dall’altro gli strumenti per tagliare il traguardo. A Villa San Sebastiano, ieri sera, riecheggiava una domanda: quanti soldi occorrono? Nei giorni scorsi, in qualche modo, aveva già risposto Lotito: «Mix di giovani ed esperti». Parole che non fanno rima con austerity ma che vanno comunque tradotte in numeri precisi, i paletti del budget. Il portafoglio non può essere illimitato e la spesa programmata per la stagione che sta per partire dovrà aggirarsi intorno ai 5 milioni di euro, compresi gli stipendi ai calciatori. La Salernitana riparte virtualmente da 12 giocatori a busta paga ma alcuni hanno uno stipendio extralarge e occorre effettuare valutazioni. Per quanto riguarda la parte tecnica e dunque il valore dei singoli in campo, si esprimerà Bollini nelle prossime ore, presentando la lista degli inamovibili e di quelli che possono cambiare aria. L’obiettivo di Fabiani, però, è quello di non smantellare la squadra e ieri a Roma lo ha ribadito, alla presenza della proprietà. Nella capitale si sono riuniti in quattro: c’era pure il segretario generale Rodolfo De Rose. Il motivo è palese: prima di squadrare il foglio, occorreva tirare la riga sull’ultima annualità. Negli uffici del club, nei giorni scorsi, era stato preparato anche il piano economico al quale la Salernitana dovrà attenersi. Ieri Lotito e Mezzaroma lo hanno esaminato, hanno passato in rassegna tutte le voci del bilancio e hanno riflettuto sulla struttura societaria e sulle ulteriori opportunità di investimento. La voce “tifosi” è già in attivo: il dodicesimo uomo in campo ha dato come al solito il proprio contributo anche al botteghino. Si riflette ad oltranza, invece, su altre forme di indotto, che coinvolgono anche il marketing e le figure professionali che operano in questo delicato settore. «Mix di giovani e di esperti»: il dado è tratto e la voce-guida di Lotito ha dato il via alla nuova programmazione. Nonostante il paracadute economico del quale ha beneficiato dopo la retrocessione dalla serie A e che le ha consentito di gestire giocatori con stipendi importanti, il Frosinone ha steccato il ritorno immediato nel salotto buono del calcio. I ciociari ripartono dalla serie B e al timone del club c’è sempre Stirpe che osteggerà Lotito nella corsa alla poltrona di presidente di Lega B. Il co-patron Lotito ricalcolerà i voti dal 5 giugno: sarà il giorno dell’assemblea ordinaria non elettiva ma già data clou per stipulare nuove alleanze. Dopo Milano, convocherà Bollini. (La Città)