Salerno. Auditorium finito da oltre un anno ma ancora chiuso. Risolto il contenzioso con l’impresa ma il Comune prende tempo

23 giugno 2017 | 00:13
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Salerno. Auditorium finito da oltre un anno ma ancora chiuso. Risolto il contenzioso con l’impresa ma il Comune prende tempo

L’auditorium “Umberto I”, noto anche come La Villetta, è stato ufficialmente consegnato al Comune di Salerno dalla ditta Soledil. La consegna è avvenuta circa una settimana fa; merito anche della chiusura di un contenzioso che c’era tra l’impresa e il Comune di Salerno. In pratica la Soledil chiedeva maggiori oneri perché aveva dovuto rivedere l’organizzazione […]

L’auditorium “Umberto I”, noto anche come La Villetta, è stato ufficialmente consegnato al Comune di Salerno dalla ditta Soledil. La consegna è avvenuta circa una settimana fa; merito anche della chiusura di un contenzioso che c’era tra l’impresa e il Comune di Salerno. In pratica la Soledil chiedeva maggiori oneri perché aveva dovuto rivedere l’organizzazione del cantiere, le fasi lavorative e lo stesso numero di maestranze per rispettare i tempi di fine lavori dettati dalla Regione Campania. Tempi che sono stati effettivamente rispettati dato che l’intervento si è ormai concluso da un anno. Tuttavia, il responsabile unico del procedimento non era totalmente d’accordo con questa richiesta dell’impresa. Tra osservazioni e relazioni si è arrivati allo scorso 29 marzo, quando il direttore del settore Opere e lavori pubblici ha convocato il Consorzio Soledil per un contradditorio, al termine del quale le parti sono giunte ad una conclusione condivisa e che ha messo al riparo l’Amministrazione da qualsiasi azione legale o ulteriore richiesta. In pratica, ci si è accordati per versare alla ditta altri 39.786 euro (comprensivi di Iva). La transazione è stata approvata anche in una delibera di Giunta e questo spiega perché l’opera sia stata finalmente consegnata. Ma adesso cosa accadrà? L’auditorium è ufficialmente nelle mani del Comune di Salerno ma ancora non si è deciso nulla sul suo futuro. C’è da capire chi dovrà gestire la struttura (per la manutenzione se ne occuperà la Soledil per i prossimi due anni come da contratto). Una decisione non facile da prendere. C’è chi propone di far utilizzare quegli spazi dagli stessi studenti del Conservatorio, tra questi l’architetto Maurizio Di Fruscia che ha progettato l’opera di ristrutturazione e restauro. Fu proprio il professionista, in un’intervista sul nostro quotidiano dello scorso gennaio, a lanciare questa idea ma, ad oggi, nulla si muove da Palazzo di Città. Secondo indiscrezioni, potrebbero esserci dei contatti con i dirigenti del Conservatorio nelle prossime settimane ma, in ogni caso, gli studenti potrebbero utilizzare quegli spazi ma la gestione dovrà essere affidata ad altri. Eppure la struttura, sia dal punto di vista logistico che per come è stata pensata, si presterebbe senza problemi ad uno scopo del genere. Infatti, l’edificio presenta due sale collettive (una da 83 e una da 110 posti a sedere), uno spazio auditorium con 307 posti a sedere ed una vera e propria sala registrazione. Senza contare che il nuovo edificio ha continuità di percorso pedonale proprio con il “Martucci”. Insomma, sarebbe una soluzione per evitare che un’opera del genere possa diventare l’ennesimo contenitore vuoto di proprietà comunale. I lavori sono costati poco meno di 7 milioni di euro, in quanto la Soledil aveva presentato un ribasso del 29% sul prezzo a base d’asta. L’intero intervento è stato finanziato con fondi europei. In realtà la Comunità Europea aveva messo a disposizione oltre dieci milioni di euro; i restanti fondi dovrebbero essere utilizzati per la realizzazione della piazza e del parcheggio che non erano ricompresi nel bando emanato a fine 2014. (La Città)