Salerno. L’odissea dei turisti alla ricerca di monumenti e giardini. Niente cartelli né infopoint
Salerno. Non è cosa rara imbattersi in gruppetti di turisti che vagano sperduti tra la villa comunale via Dei Mercanti alla ricerca del Duomo o di altri musei e monumenti da poter visitare. Qualcuno combatte con le cartine, molti chiedono ai passanti, altri camminano sperando di trovare qualcosa sulla strada. L’impresa più ardua è per […]
Salerno. Non è cosa rara imbattersi in gruppetti di turisti che vagano sperduti tra la villa comunale via Dei Mercanti alla ricerca del Duomo o di altri musei e monumenti da poter visitare. Qualcuno combatte con le cartine, molti chiedono ai passanti, altri camminano sperando di trovare qualcosa sulla strada. L’impresa più ardua è per coloro che arrivano alla stazione marittima oppure alla stazione ferroviaria dove non c’è nessun cartello che indichi dove ci si trova e quali sono le offerte culturali della città. E quei pochi e approssimativi che ci sono, sono scritti soltanto in Italiano. Nulla sapranno i turisti del valore storico della fontana di largo Campo e quando si arriva a Santa Sofia è più per la curiosità di scoprire dove porta la salita che costeggia la Cattedrale che perché si sa che lì c’è un monumento che vale la pena vedere. E soltanto chi decide di inerpicarsi nei vicoli delle Fornelle avrà la fortuna di scoprire che c’è un ascensore comunale che arriva fino ai Giardini della Minerva. «Arechi? Il Castello di Arechi? Ma non è lo stadio», domanda Antonio Palladino, molisano, a Salerno per una gita in compagnia di un gruppo di amiche. «Abbiamo parcheggiato alla Stazione Marittima – raccontano le compagne di comitiva, Sara Baccaro, Silvia Petrone e Nicoletta Delisio – e siamo arrivati al Duomo solo perché ce lo segnala il navigatore. Non c’è nessun cartello, nemmeno un infopoint che spieghi che cosa fare. Infatti, ora non sappiamo proprio dove andare. Abbiamo letto qualcosa per strada su un certo giardino della Minerva, ma dove si trova? Ci dice lei come fare?». Non c’è nulla, infatti, che chiarisca le idee ai visitatori e l’unico ufficio informazioni aperto sul Lungomare tra erbacce e chiusure domenicali non sembra affatto affidabile, con il cartello “welcome to Salerno” che sembra più uno sfottò che un benvenuto. «Siamo a piedi, ma non abbiamo ben chiaro quale itinerario percorrere per visitare qualcos’altro oltre il Duomo», racconta Antonia Carbonaro, bolognese, in visita a Salerno dopo una settimana di mare in Cilento. «Qui è tutto meraviglioso, ma quante complicazioni. Ci si dovrebbe battere di più per avere servizi migliori». «Non avevamo idea che esistesse la possibilità anche di visitare quel castello che si vede dal porto» – affermano due turisti romani, Daniela Bianchi e Angelo Meffe – «Siamo arrivati con il traghetto da Cetara, ci hanno indirizzato al Duomo, è molto bello, ma ora non abbiamo ben chiaro che strada fare per vedere qualcos’altro». Non immaginano che lì a pochi metri c’è, ad esempio, il complesso di San Pietro a Corte. Madalen Pauliut, Sandra Ulewicz e Monique Cej invece arrivano dal Canada. Si aggirano per il corso armate di macchina fotografica Reflex, ma si sono perse e non sanno dove andare. «Nessuno ci ha informato su cosa si può fare e non sappiamo a chi chiedere. Esiste anche un Castello? – domandano stupite – nessuno ce ne ha parlato». Luis Llagaria sta fotografando una bottega di via dei Mercanti quando lo fermiamo: «Un Castello medievale, davvero? E qui, invece – domanda – siamo nel Centro Storico, e fin dove arriva?». Tanta confusione e troppa approssimazione per una città con velleità di meta turistica che, però, sembrerebbe non essere sfuggita all’assessore con delega al Turismo, Roberto De Luca. «Quello della segnaletica è un problema reale che stiamo affrontando – dichiara – Mi sono stati sottoposti almeno quattro progetti che dobbiamo scegliere e così, certamente, miglioreremo la situazione. Stiamo valutando dei cartelli che, come accade altrove, misurino anche la tempistica per raggiungere il luogo prescelto. Inoltre, in collaborazione con Ept stiamo lavorando per la realizzazione di un infopoint anche nella piazza della stazione ferroviaria, visto che sono sempre di più i visitatori che arrivano in città con il treno. In questo punto informazioni dovrà essere attivato anche un servizio di supporto per le prenotazioni dei traghetti e di tour mirati». (La Città)