Salerno. Matierno invasa da blatte e topi. I residenti denunciano: «Ogni anno ci troviamo alle prese con gli stessi problemi»

2 giugno 2017 | 15:56
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Salerno. Matierno invasa da blatte e topi. I residenti denunciano: «Ogni anno ci troviamo alle prese con gli stessi problemi»

Salerno. Matierno è invasa dalle blatte. Sono ovunque: dalle fogne, dove probabilmente proliferano, alle piante, poche e senza manutenzione. Per i residenti è diventato un incubo, anche perché gli enormi scarafaggi con le ali spesso si accompagnano ai topi che scorazzano liberamente per le strade del quartiere. «Sembra di stare in una giungla – dice […]

Salerno. Matierno è invasa dalle blatte. Sono ovunque: dalle fogne, dove probabilmente proliferano, alle piante, poche e senza manutenzione. Per i residenti è diventato un incubo, anche perché gli enormi scarafaggi con le ali spesso si accompagnano ai topi che scorazzano liberamente per le strade del quartiere. «Sembra di stare in una giungla – dice la signora Cecilia Santucci – siamo alle prese con insetti ed animali di tutti i generi, le blatte sicuramente, i topi pure, e poi ci sono i cani randagi. Ma è possibile che questo quartiere, seppure di periferia, venga completamente abbandonato a se stesso nel corso dell’anno per poi dover correre ai ripari quando la situazione diventa insostenibile?». Ogni anno, a Matierno ma non solo, è sempre la stessa storia che si ripete. Con i primi caldi arrivano i fastidiosi insetti volanti e, puntuali, anche le denunce: «È diventato impossibile uscire – ammette Rossella Senatore – ma anche nelle abitazioni non è che vada meglio. Spesso è accaduto di trovarsi in casa insetti che camminano sui muri o che risalgono dal vaso del bagno o dalla doccia. Siamo costretti a spargere veleno ovunque e questo a rischio e pericolo nostro e dei nostri bambini». La zona in cui si sta registrando l’infestazione delle blatte è piuttosto ampia. Da via della Repubblica, a viale Mondio, di recente interessato ad un’operazione di bonifica. Ma ci sono anche via Andria, via Mazzetti, via Degli Etruschi, viale Bottiglieri e viale Bruno. La situazione, più volte denunciata agli uffici competenti, non ha trovato riscontri nell’applicazione delle misure preventive per evitare il proliferare degli insetti più temuti dell’estate. Del resto il balletto tra Comune e Asl relativo alla competenza ad intervenire è cosa nota. Anche il rappresentante dei residenti del quartiere, nonché presidente dell’associazione culturale Arcobaleno, Camillo Melchiorre, si è fatto portavoce delle lamentele dei cittadini di Matierno: «Ho più volte sollecitato l’attenzione su questo problema, perché tale è diventato senza avere risposte. Ci è stato promesso che entro i prossimi dieci giorni, presumibilmente il 12 o 13 giugno, sarà effettuata una disinfestazione ma intervenire adesso è tardi perché la situazione è già fuori controllo. Gli uffici preposti, considerate le variazioni climatiche, dovrebbero organizzarsi per tempo, prima che arrivi il caldo, altrimenti diventa tutto inutile. Porterò inoltre le rimostranze dei residenti, anche ai responsabili degli uffici di strade e fogne. Qui non si tratta solo di disinfestazione ma anche di una pulizia dei tombini e delle condotte fognarie: un’operazione che non si effettua in questo quartiere ormai da anni». Un quartiere, quello di Matierno, che rientra nel progetto della riqualificazione delle periferie, ma che spesso è costretto a farsi sentire con proteste e rimostranze dei residenti per ottenere ascolto ed attenzione. Così come ricorda Andrea Minella: «L’anno scorso abbiamo provveduto a nostre spese, e nei limiti di quello che potevamo fare, a ripulire la zona infestata dagli insetti. Non credo sia degno di un’amministrazione che punta a dare lustro alla città. Anche Matierno ne fa parte…». Ed a proposito di organizzazione, c’è chi come Ivan Landi ha fatto da sé e per evitare che le blatte arrivassero fin dentro casa ha “bonificato” parte della zona dove è posizionato il tombino spargendo con aceto e creolina, un deterrente per i fastidiosi insetti: «Ma non è bastato – dice Ivan – ho comprato 12 bottiglie di aceto e nonostante ciò continuavano ad uscire dappertutto. Io ho tre bambini piccoli e mi ritrovo gli animali dentro casa». Antonio Rinaldi racconta invece un episodio grottesco: «Qualche giorno fa ho dovuto scacciare un topo che è entrato indisturbato nel negozio di un parrucchiere. C’è bisogno di un intervento di sanificazione urgente perché così non si può più stare». (La Città)