Salerno. Nel pomeriggio nuovo sbarco al Molo Manfredi. In arrivo 470 migranti su una nave spagnola

19 giugno 2017 | 13:28
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Salerno. Nel pomeriggio nuovo sbarco al Molo Manfredi. In arrivo 470 migranti su una nave spagnola

È lo sbarco numero diciannove. Al Molo Manfredi di Salerno, oggi pomeriggio, intorno alle 16, attraccherà una nave militare spagnola che ha salvato dalle acque del Canale di Sicilia 470 migranti. Sono loro i protagonisti dell’ennesimo sbarco nel porto salernitano, diventato ormai punto di approdo e di smistamento dei rifugiati, circa 15.500 in due anni […]

È lo sbarco numero diciannove. Al Molo Manfredi di Salerno, oggi pomeriggio, intorno alle 16, attraccherà una nave militare spagnola che ha salvato dalle acque del Canale di Sicilia 470 migranti. Sono loro i protagonisti dell’ennesimo sbarco nel porto salernitano, diventato ormai punto di approdo e di smistamento dei rifugiati, circa 15.500 in due anni e mezzo solo a Salerno. Quello di oggi è il terzo sbarco in pochi mesi, ma i numeri sono destinati ad aumentare con la tragica tratta di essere umani che continua incessante e senza sosta. Che sarebbe stata un’estate calda lo avevano anticipato sia il prefetto di Salerno Salvatore Malfi che il comandante della Capitaneria di Porto di Salerno Gaetano Angora. I numeri non devono impressionare, aveva rassicurato il prefetto, invitando molti amministratori locali a sposare la causa dell’accoglienza che ha fatto di Salerno un punto di riferimento importante. Ma l’ondata di sbarchi non accenna a fermarsi e le strutture della città sono ormai al collasso, “in overbooking”, così come confermato anche dal sindaco Vincenzo Napoli. «Non bisogna creare allarmismo – dichiara Anselmo Botte della Cgil Salerno – perché stiamo attraversando una fase di situazioni già previste. Nel 2016, il numero dei migranti arrivati in Italia ha toccato quota 180.000 unità. Quest’anno, secondo le stime, ne arriveranno 200.000. Che siamo un po’ in anticipo con gli sbarchi questo è certo, ma le cifre non devono impressionare. Bisogna allargare la rosa dei comuni che aderiscono allo Sprar e coinvolgendo in questo discorso altre province, altre regioni e, nell’ambito dell’Unione Europea, altre nazioni, non si creeranno affanni e criticità. A Salerno non mi sembra ci siano particolari problemi – dice Botte – accogliamo i minori e le donne non accompagnate in primis, per il resto c’è da dire che le strutture, con la stessa facilità con cui si riempiono, vengono poi svuotate, nel senso che i migranti dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno si trasferiscono in altri paesi europei. Questo sbarco arriva in un momento particolare e potrebbe essere oggetto di strumentalizzazione. Al Senato è infatti oggetto di discussione lo “ius soli”, una legge di civiltà già in vigore negli Stati Uniti dove chi nasce sul territorio acquisisce la cittadinanza americana. In Italia dovremmo imparare molto dall’America sotto questo aspetto. Gli sbarchi ormai sono fatti di attualità – conclude Botte – non è l’arrivo di una o due navi che cambia le cose. Ogni giorno nel Canale di Sicilia si ripetono queste situazioni ed ogni giorno i migranti viaggiano per essere trasferiti sul territorio secondo gli accordi di riparto previsti dal Ministero». Intanto la macchina organizzativa si è messa in moto. Stamani in Prefettura, alle 10, c’è stato l’incontro tecnico per discutere dell’organizzazione dello sbarco. Le associazioni di volontariato, la Protezione civile nazionale ed i volontari Vis, sono all’opera, così come quelli dell’’associazione “L’Abbraccio” che provvederanno al vitto con la distribuzione dei pasti. Protocollo consolidato per l’arrivo dei migranti che dopo una primissima accoglienza al Molo Manfredi, dove la Croce Rossa sarà impegnata a far fronte alle eventuali criticità sanitarie, saranno trasferiti nell’hub di via dei Carrari dove le forze di Polizia provvederanno alle operazioni di foto-segnalamento ed identificazione. Successivamente, dopo aver espletato le pratiche burocratiche, i rifugiati, a bordo dei bus, saranno trasferiti nelle rispettive destinazioni di accoglienza. (La Città)