San Giovanni a Piro. Antenne della Wind accanto alle scuole. Il Tar dà il via libera
Il micro-impianto Wind, posizionato sulla copertura di un edificio in via Rione Nuovo, a San Giovanni a Piro, resta dov’è. Il Tar, infatti, ha accolto il ricorso della società telefonica annullando così l’ordinanza emessa dal Comune di immediata rimozione. Per i giudici di Largo San Tommaso, infatti, il provvedimento impugnato «ha realizzato un indiscriminato divieto […]
Il micro-impianto Wind, posizionato sulla copertura di un edificio in via Rione Nuovo, a San Giovanni a Piro, resta dov’è. Il Tar, infatti, ha accolto il ricorso della società telefonica annullando così l’ordinanza emessa dal Comune di immediata rimozione. Per i giudici di Largo San Tommaso, infatti, il provvedimento impugnato «ha realizzato un indiscriminato divieto di localizzazione delle antenne per telefonia cellulare nell’intero centro abitato del Comune, ponendosi, quindi, in contrasto con l’orientamento espresso, al riguardo, dalla giurisprudenza prevalente, anche di questo Tribunale». I giudici, in particolare, richiamano una loro sentenza, la 1944, Seconda Sezione del 23 agosto 2016, dove è già precisato che “in materia di telecomunicazioni, se ai Comuni non è inibito il potere di adottare un proprio regolamento per disciplinare il corretto insediamento degli impianti di localizzazione antenne, tale potere deve tradursi in regole ragionevoli, motivate e certe e non in divieti generalizzati di installazione degli impianti in intere zone del territorio comunale”». «Né vale obiettare – aggiungono i giudici – che il divieto opera solo in relazione ad un territorio circoscritto rispetto al territorio comunale perché, comunque, attiene ad un divieto esteso all’intero centro abitato che, assunto in maniera così netta, rischia di neutralizzare le norme di favore, richiamate dalla ricorrente, tese a consentire l’installazione degli impianti di telefonia mobile anche in considerazione delle modeste dimensioni dello stesso». In quest’ottica, «il pericolo, paventato dal Comune, nella propria costituzione in giudizio (ma non esternato, nel provvedimento gravato) della vicinanza, all’impianto radio base, delle scuole “primarie e secondarie”, non assume la valenza ostativa assegnatagli dall’ente, poste proprio le dimensioni minime della parabola e delle antenne da posizionarsi (cd. micro-antenne), come tali, oltre tutto, soggette a procedure semplificate di attivazione». (La Città)