Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).

12 giugno 2017 | 10:11
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Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).
Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).
Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).
Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).
Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).
Sorrento, Frana a Capo di Sorrento, da tre anni una comunità vergognosamente dimenticata. (ennesimo intervento di Rosario Fiorentino).

Sorrento – Oltre tre anni di pesante disagio tuttora vissuto da diverse famiglie, in via Fontanelle a Capo di Sorrento, non riescono a smuovere la sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale. Tale è l’appello ancora una volta lanciato dall’ex Consigliere comunale e leader di Insieme per Sorrento, Rosario Fiorentino. Il quale in passato non ha mancato […]

Sorrento – Oltre tre anni di pesante disagio tuttora vissuto da diverse famiglie, in via Fontanelle a Capo di Sorrento, non riescono a smuovere la sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale. Tale è l’appello ancora una volta lanciato dall’ex Consigliere comunale e leader di Insieme per Sorrento, Rosario Fiorentino. Il quale in passato non ha mancato di tirare in ballo anche una personalità illustre ed autorevole come il Parroco di Capo di Sorrento, Don Antonino Persico. Il cui intervento a favore dei suoi parrocchiani, presso Autorità locali  ed Enti Istituzionali, senz’altro poteva risultare influente affinché , quella che da più parti viene definita una assurda situazione possa avere finalmente una concreta soluzione. Purtroppo anche tale appello finora sembrerebbe essere caduto nel vuoto e pertanto siamo costretti  ancora una volta a registrare insieme a Rosario Fiorentino, l’assurda situazione che si è venuta a creare ,dovuta sopratutto all’inerzia di chi di dovere, ed a cui sono  sottoposte diverse famiglie a causa dell’evento franoso del marzo 2014. L’appello di Fiorentino:

“Siamo a tre anni dalla Frana diVia Li Simoni al Capo di Sorrento e tutto resta fermo. Una comunità completamente dimenticata dal Comune e da tutte le altre Istituzioni. Perché ? Questa è la domanda che tanti cittadini della contrada del Capo di Sorrento si chiedono senza darsi una risposta. Come è possibile che il Comune tanto solerti poi rinunciano a far diventare la frana un intervento urgente , una priorità in modo da riportare nella normalità una situazione di dissesto idrogeologico che mina alle fondamenta il vivere quotidiano di tante famiglie.ma i ritardi e l’immobilismo che si notano su tale vicenda possiamo dire che sono dei connotati palesi e permanente che hanno in questi tre lunghi anni dalla frana e nei 7 anni di amministrazione comunale . Su questa vicenda anche il silenzio delle opposizioni non si giustifica quasi a voler rinunciare ad un ruolo ben preciso demandato a tutti i consiglieri comunali dalla legge.Forse anche loro sono convinti che tutto resta immutato. Impossibilitati ad incidere. La frana è la fotografia di come non si amministra una città bella unica e internazionale come Sorrento. Il tempo è galantuomo. Sarà sicuramente come questo vecchio detto popolare ma intanto nella sfiducia, tristezza e apatia generale i sorrentini di via Li Simoni sono li a testimoniare questa brutta storia”.-

Come è noto la frana oltre a trascinare a valle in direzione della strada provinciale una enorme parte della collina travolgendo via Fontanelle investì e fece crollare anche una abitazione. Fu per un vero miracolo che tale disgrazia non si trasformò in tragedia in quanto la casa in quel momento era disabitata. Tuttavia il proprietario che aveva realizzato anni addietro la struttura in modo illegittimo, denunciò il Comune  in quanto nel rilasciargli il permesso in sanatoria, non avrebbe effettuato le dovute indagine relative alla natura ed alla morfologia dell’area. Infatti  l’intera zona ove l’abitazione era stata edificata è sottoposta a vincolo idrogeologico dettato dall’ Autorità di Bacino del Sarno che considera l’area in questione, nel piano di assetto idrogeologico, Zona P3 a pericolosità da dissesto di versante elevata con conseguente eventuale rischio R3 elevato. Ciò nonostante l’Ufficio Tecnico Comunale rilasciava la concessione edilizia in sanatoria n. 650 del 19/03/2013 per gli abusi commessi malgrado la zona fosse già stata in passato interessata da movimenti franosi. Sulla questione intervennero le Associazioni contro le illegalità ,presenti sul territorio sorrentino, che con un esposto alla Procura della Repubblica chiesero  l’apertura di un’inchiesta onde accertare  eventuali responsabilità penali da parte dei Tecnici Comunali e se nello specifico furono tenuti in considerazione i pareri inerenti al rischio idrogeologico da parte dell’ Autorità di Bacino. L’affidamento dei lavori  slittò in quanto i tecnici del Genio Civile di Napoli fecero rilevare al Responsabile dell’ Ufficio Tecnico comunale, che vi era un contenzioso in corso tra il proprietario dell’abitazione crollata e portata via dall’evento franoso  ed il Comune di Sorrento. Situazione che tuttavia doveva essere nota all’ ente comunale poiché da tempo vi è un’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica  di Torre Annunziata. Pertanto proprio i tecnici del Genio Civile consigliarono di non avviare il lavori fin quando non fossero conclusi  gli opportuni sopralluoghi da parte  di un CTU nominato dal Tribunale, poiché avrebbero senz’altro modificato lo stato dei luoghi oggetto delle indagini in corso. Bisogna tuttavia ricordare che il movimento franoso tuttora rimane sotto osservazione, in quanto non esaurito del tutto. In particolare durante i periodi di forte pioggia costante rimane il monitoraggio da parte del Genio Civile  e dei tecnici dell’ Agenzia regionale per la Difesa del Suolo. Situazione che senz’altro non migliora le prospettive di vita delle famiglie interessate a cui, come ribadito da Rosario Fiorentino non giustifica affatto l’abbandono delle suddette famiglie da parte di coloro che sono chiamati a farsi carico di tale vergognosa situazione. – 12 giugno 2017-  salvatorecaccaviello