Sorrento,applicazione delle norme, il buonsenso direbbe di non tollerare,determinate dichiarazioni.
Inaccettabile rimane la presa di posizione di un membro della Giunta comunale contro l’azione repressiva della Polizia Municipale circa l’occupazione abusiva di suolo pubblico, scaturita a seguito dell’ordinanza sindacale n. 161. Criticare l’operato di una Forza dell’Ordine, quando al varo del provvedimento in Consiglio Comunale si è stati inerti, oltre ad essere un messaggio distorto […]
Inaccettabile rimane la presa di posizione di un membro della Giunta comunale contro l’azione repressiva della Polizia Municipale circa l’occupazione abusiva di suolo pubblico, scaturita a seguito dell’ordinanza sindacale n. 161. Criticare l’operato di una Forza dell’Ordine, quando al varo del provvedimento in Consiglio Comunale si è stati inerti, oltre ad essere un messaggio distorto per la comunità, nel considerare con la dovuta serietà tale Autorità, potrebbe altresì rappresentare un invito per chi è ancora convinto che il turismo sorrentino sia“cosa propria”, a non prendere assolutamente in considerazione, il Sindaco Cuomo e le sue iniziative a favore della città. Da rilevare che un inizio di ordine in città, in modoincontrovertibile, è senz’altro scaturito dall’azione delle Associazioni contro le illegalità
Sorrento – Oltre a non placarsi le polemiche, circa il modo di operare della Polizia Municipale in relazione alla determinazione con la quale si sta procedendo nel rilevare e sanzionare i commercianti che dopo i provvedimenti varati dall’amministrazione comunale continuano ad occupare illegittimamente il suolo pubblico, sembrerebbe altresì non sopirsi l’azione dell’Assessore protagonista di dichiarazioni che definire alquanto singolari è usare un eufemismo. Un modo di interpretare il rispetto delle regole ritenuto da più parti molto discutibile a maggior ragione se sostenuto da un professionista forense.
Dopo aver predicato buon senso e tolleranza,nell’applicare la recente Ordinanza sindacale n. 161 emanata dal Sindaco Cuomo, l’Assessore in questione raddoppia replicando all’intervento del Consigliere di Opposizione e Presidente della Commissione Trasparenza ,l’ex Sindaco Marco Fiorentino. Il quale nell’applaudire l’iniziativa del Sindaco non ha potuto esimersi, interpretando tra l’altro l’opinione di una gran parte della cittadinanza, che si era ormai di fronte ad un fenomeno totalmente incontrollabile. Il cui effetto ha reso il centro storico della città quasi invivibile e circa il quale il pugno duro applicato dalla Polizia Municipale ha prodotto degli effetti senz’altro condivisi. Di altro parere continua a rimanere l’Assessore, che oltre a sostenere quanto dichiarato in precedenza, in netto contrasto con la legge e la volontà espressa dai vertici dell’Amministrazione, evidenzia che tale intervento rappresenta nient’altro che un tentativo da parte dell’ex Sindaco di mistificare la realtà speculando e facendo leva su di una ristretta parte della cittadinanza definita tra l’altro “ignorante”.
Nell’evidenziare che quella fetta di “ignoranti cittadini” rappresenta al momento la gran parte della cittadinanza che approva tale provvedimento, a cui fanno coro, con grande soddisfazione i tour operators e le migliaia di turisti (che finalmente possono godersi le strade ed i vicoli della città), sarebbe opportuno tuttavia che venissero chiariti, non solo per quei cittadini poco istruiti ,alcuni punti fondamentali dell’intera discussione. Ovvero:
Alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale e fino a prova contraria il Sindaco è l’organo responsabile dell’amministrazione del comune.Nell’affermare ciò, l’art. 50 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (Testo Unico degli Enti Locali) gli riconosce altresì la legittimazione ad emanare ordinanze contingibili ed urgenti nei particolari casi in cui, in sede locale, possano verificarsi pericoli imminenti ed attuali non altrimenti evitabili.Il potere sindacale di ordinanze d’urgenza era riconosciuto sin dalla Legge n. 2248, all. a), del 1865. Il citato art. 50 si ricollega all’art. 54, comma 4,del medesimo D. Lgs. 267/2000 il quale, nella formulazione introdotta dall’art. 6 del D.L. n. 92/2008 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica), convertito con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della Legge n. 125/2008, stabilisce che “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato provvedimenti anchecontigibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. – Assurdo pertanto chiedere tolleranza e buon senso nell’applicare la Legge, poiché ogni cittadino, dal divieto di sosta all’abusivismo edilizio, potrebbe in tal modo chiedere lo stesso trattamento. Il ricorso al Tribunale Amministrativo continua, se vi sono i presupposti, ad essere ancora un utile strumento per coloro che eventualmente si sentono danneggiati da determinati provvedimenti.
Quindi l’intera discussione nei confronti della Polizia Municipale di Sorrento (che senza alcun dubbio sta facendo il proprio dovere nell’applicare l’Ordinanza n. 161), non dovrebbe assolutamente sussistere. Soprattutto se incardinata da un membro della Giunta che evidentemente ha taciuto in Consiglio Comunale durante il varo del provvedimento. Pertanto l’intervento in questione ,come sottolineato dall’ex sindaco Fiorentino, potrebbe essere interpretato anche come un maldestro tentativo di fare politica a spese della città.
In relazione alla chiusura per 5 giorni di alcune attività da parte degli uomini del Comandante Marcìa sarebbe ulteriormente opportuno chiarire che sono avvenute soltanto per coloro che già recidivi,non hanno mai pagato l’occupazione di suolo pubblico e si ostinavano a mantenere, talvolta anche con arroganza, il solito comportamento illegittimo. A tale proposito tale Ordinanza, si è dimostrata un valido strumento repressivo a disposizione degli Agenti della Polizia Municipale che per anni si sono visti anche derisi, da alcuni “imprenditori” che pagavano tranquillamente la contravvenzione continuando a fare i propri comodi.
Infine, in merito alle dichiarazioni dell’Assessore e di una certa stampa locale nell’esaltare l’ordine in città, basterebbe farsi un giro e constatarne il livello. Tuttavia in merito alla rinnovato corso da parte degli Uffici comunali e delle Forze dell’Ordine, nel prodigarsi nel far rispettare finalmente le regole, non bisogna dimenticare l’azione determinate portata avanti in questi anni dalle Associazioni contro le illegalità. Un gruppo di cittadini, non tanto ignoranti, che con tenacia e coraggio, ha osato scardinare un sistema che da anni, complice un certo modo di amministrare, rappresentava un vero e proprio cancro per la città. Si ribadisce un’azione non portata avanti nei confronti del singolo imprenditore, ma bensì contro l’operato dell’Amministrazione. Continue segnalazioni circa un modo alquanto singolare nell’applicare le norme da parte degli Uffici preposti e l’inerzia da parte delle Autorità di controllo nell’intervenire in determinate situazioni. Varie le “anomalie” rilevate, come le attività extralberghire abusive, concessioni demaniali, abusivismo edilizio su territorio demaniale, vetrine abusive, parcheggi interrati, dissesto idrogeologico e tante altre tematiche di evidente illegittimità. Da non dimenticare proprio l’occupazione abusiva di suolo pubblico che ha scatenato un vero putiferio in città. Un fenomeno,che come le sopracitate tematiche sottoposte all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria ed altri Enti Istituzionali, dai Ministeri preposti all’Autorità Nazionale Anticorruzione fino alla Corte dei Conti (in relazione al danno erariale subìto dal Comune). Un fenomeno talmente radicato dove spesso è sembrata inutile, sebbene sollecitata, l’azione degli Uffici comunali preposti e della Polizia Municipale. Dovuto come poi spesso rilevato ad un singolare sostegno di una certa politica. Un’azione, quella delle associazioni,che initerrottamente continua a fianco delle Autorità preposte, affinché l’ordine, la sicurezza e soprattutto il rispetto delle regole siano sempre dei pilastri portanti per la vita attuale ed il futuro della nostra città. Alla quale, nonostante isolate opinioni, si augura che nessun ambizioso traguardo possa esserle precluso. Un futuro cher senz’altro potrebbe riservarci obbiettivi ambiziosi che hanno bisogno però di personalità forti e preparate ma che al momento, come ampiamente si sta dimostrando, la nostra comunità stenta ad esprimere. 27 giugno 2017 – salvatorecaccaviello.
P.S. – Si è evitato di pubblicare foto affinché anche un pubblico ignorante possa leggere il contenuto.