Torino. Crolla una ringhiera, panico in Piazza San Carlo tra i tifosi che seguivano la partita di Champion League: circa 400 feriti
Drammatico finale di partita in piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di tifosi della Juve stavano assistendo all’ultimo atto della Champions League. Forse è stato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo a scatenare il panico tra la gente che stava assistendo alla finale tra […]
Drammatico finale di partita in piazza San Carlo a Torino, dove migliaia di tifosi della Juve stavano assistendo all’ultimo atto della Champions League. Forse è stato il cedimento della ringhiera di una scala di accesso al parcheggio sotterraneo di piazza San Carlo a scatenare il panico tra la gente che stava assistendo alla finale tra Juventus e Real Madrid sul maxischermo nel centro di Torino, subito dopo il terzo gol del Real Madrid. A cedere, forse a causa del peso delle persone appoggiate, sarebbe stata la ringhiera della scala che si trova nel centro della piazza, di fronte al noto negozio d’abbigliamento Olympic. Anche una vetrata del Caffè Torino, poco distante, si è frantumata: si sarebbe staccato l’intero infisso che reggeva il cristallo. Quando l’episodio è avvenuto, si era pensato a uno scherzo stupido, qualcuno che avrebbe gridato “Bomba bomba”, seminando il panico tra chi gli era vicino. Evidentemente invece sarebbe stata la reazione al crollo della ringhiera. Per qualche minuto si è comunque svuotata un’ala di piazza San Carlo a Torino, dove circa trentamila tifosi erano accalcati per assistere alla partita Juventus-Real Madrid. Centinaia di persone sono scappate travolgendo le transenne, nell’area verso piazza Cln ma anche nelle altre direzioni. Sono caduti i tavolini dei locali sotto i portici, sul marmo dei pavimenti sono rimaste macchie di sangue. La paura è durata poco, ma ci sono stati molti contusi, duecento secondo la polizia, travolti dalla calca della gente che si stava allontanando e caduti sui tantissimi cocci di vetro abbandonati in terra – nonostante fosse vietato introdurre bottiglie non di plastica – fra scarpe, borse, sciarpe della Juventus e altri oggetti. Alle Molinette è stata ricoverata una ragazza grave per lo schiacciamento del torace. “Un ragazzo ha lanciato un petardo dicendo che era una bomba”, ha riferito un testimone. Ma non si è sentita alcuna esplosione ed è più probabile si sia trattato di qualcuno che si è messo a urlare dopo il cedimento della ringhiera del parcheggio. Altri però riferiscono di non aver sentito nulla del genere. La piazza si è svuotata quando gli altoparlanti hanno invitato i tifosi alla calma e a lasciare la zona. La ringhiera della rampa che porta al parcheggio sotterraneo è completamente divelta. Sui muri, sotto i portici, ci sono diverse macchie di sangue. Su quanto è accaduto le versioni sono ancora confuse: qualcuno parla di uno scoppio che si sarebbe sentito provocando il panico, altri di un’auto che si sarebbe avvicinata alla piazza. Ma non c’è alcuna conferma al momento. In piazza sono arrivate numerose autoambulanze per trasportare i feriti che, dice l’ufficio stampa dell’ospedale Molinette, non sono gravi. Nel panico ci sono anche persone che hanno smarrito amici o parenti con i quali stavano assistendo alla finale di Champions League. Un soccorritore li sta aiutando a ritrovarli e scandisce i loro nomi con un megafono. La questura annuncia che è stato allestito un punto di raccolta per aiutare le persone a ritrovare amici e parenti smarriti nella calca. E’ stato allestito in piazza San Carlo, nei pressi del maxischermo. “Sono sconvolto, sembrava l’Heysel”, dice un anziano tifoso, i capelli grigi, mentre si allontana in lacrime dal centro di Torino ancora sotto sopra per le scene di panico che si sono scatenate tra i tifosi. “Sembrava l’Heysel, io c’ero”, le poche parole che pronuncia prima di voltarsi e andare via. Da Cardiff è arrivata la solidarietà del presidente della Juventus, Andrea Agnelli: “Ho saputo che a Torino ci sono stati incidenti in piazza, non ho informazioni precise sulla dinamica, ma vorrei esprimere la mia solidarietà a chi è rimasto ferito”. Informato delle prime ricostruzioni, Agnelli ha “inviato un abbraccio” alle persone coinvolte. Secondo il prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha raggiunto piazza San Carlo per rendersi conto di persona di quanto accaduto, “la causa di fondo è il panico, per capire che cosa l’abbia scatenato bisogna aspettare”. (repubblica.it)