Vico Equense. Dopo il furto nel suo locale parla il proprietario Francesco Cuomo: “Tartassati come paese turistico ma non siamo tutelati”

9 giugno 2017 | 13:30
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Vico Equense. Dopo il furto nel suo locale parla il proprietario Francesco Cuomo: “Tartassati come paese turistico ma non siamo tutelati”

Vico Equense. Parla il proprietario del pub “Cherry Light” in pieno centro cittadino, Francesco Cuomo, esausto dopo il furto avvenuto cinque giorni fa nelle ore di preparazione dell’evento della Repubblica del Cibo di Festa a Vico per le strade del centro, ove intorno alle ore 14 alcuni individui (che chiamarli animali è dir poco, con tutto […]

Vico Equense. Parla il proprietario del pub “Cherry Light” in pieno centro cittadino, Francesco Cuomo, esausto dopo il furto avvenuto cinque giorni fa nelle ore di preparazione dell’evento della Repubblica del Cibo di Festa a Vico per le strade del centro, ove intorno alle ore 14 alcuni individui (che chiamarli animali è dir poco, con tutto il rispetto) si sono introdotti forzando e distruggendo l’entrata di accesso al locale in quel momento chiuso, svuotando la cassa di ben 900 euro. Questi malviventi l’hanno scampata perché le uniche telecamere presenti all’esterno, erano coperte dall’impalcatura del palazzo. Fortunatamente il locale si sta attrezzando per inserirle anche all’interno.

Francesco Cuomo è un giovane imprenditore che gestisce da oltre 11 anni questo pub, il fratello Michele gestisce il dirimpetto ristorante-pizzeria Cerasè e sua sorella Renata un piccolo locale proprio vicino la piazza principale della città, “Pastammore”, dedita alla produzione di pasta fatta a mano e trafilata al bronzo. Figlio di una famiglia di importanti ristoratori e commercianti, con negozi sparsi per il centro e la collina. Ha perso le speranze, non è facile a Vico gestire un locale, soprattutto per il centro.

Vico Equense, trovandosi in penisola sorrentina, infatti è considerato un paese turistico allo strenuo di paesi vicini più importanti come la stessa Sorrento. Affitti di locali e appartamenti esorbitanti, neanche se fossimo nella capitale Roma, vicino al colosseo o ai fori imperiali, box auto che costano quanto una casa a Castellammare di Stabia, appartamenti che costano come un palazzo intero nei comuni dell’entroterra, tasse per attività commerciali o ristorative come se neanche fossero un albergo intero.

Francesco è molto diretto e non le manda a dire, stufato da tutte quelle tasse o spese che un piccolo locale deve affrontare, dagli affitti alle tasse, senza avere un controllo come dovrebbe essere normale per un paese chiamato turistico. “Siamo in pieno centro, poco o nessun controllo, come locali non siamo tutelati, non ci aiutano a resistere. Siamo ostaggi della burocrazia, come puoi vedere qui da più di un anno ci sono le impalcature su questo palazzo. I lavori sono fermi, la ditta che si è aggiudicata l’appalto lavora un giorno sì e due no. Lavori più volte bloccati da ASL, comune, carabinieri per qualsiasi cosa. I locali come il mio e quelli vicini, stanno perdendo alcune clientele perché sono pochi visibili per colpa di queste impalcature. Io personalmente ho perso quella clientela che magari parcheggiava i motorini di fronte il mio pub per fermarsi un po’ di tempo per mangiarsi un panino; per colpa di questa burocrazia nemmeno i motorini si possono più fermare dall’altro lato della strada, perché la carreggiata è diventata più stretta”.

Continua Cuomo “Bisogna implementare i controlli all’inizio del paese, soprattutto alla stazione della ex Circumvesuviana. Quei ragazzi che vengono con il treno, con magari nemmeno un euro in tasca, senza pagare neanche il biglietto dei convogli, si riversano nel nostro paese, magari portando nemmeno economia, sfruttando tutto quello che abbiamo senza pagare nulla e approfittandosi dei locali transennati per svaligiarli di tutto quello che hanno dentro”.

“Non è il comune che sbaglia, anche se le tasse sono troppe, ma ci vorrebbe una sorta di programmazione ed unione di forze tra la locale polizia municipale, la Polizia e i Carabinieri per un presidio sul territorio che è chiamato turistico. Non è possibile che un paese definito tale non ha controlli nemmeno per il centro. Non è possibile che una pattuglia di carabinieri giri soltanto la notte alla stazione per fermare le autovetture e di giorno nemmeno un controllo. Nei treni e nelle stazioni ogni giorno siamo testimoni di ruberie, di gang che fanno solo danni e non portano economia che un paese serio dovrebbe avere”.

Il problema è molto importante, io personalmente accolgo in pieno l’istanza dei piccoli imprenditori locali e commercianti, facendomi carico dei loro problemi attraverso le istituzioni. Come ho sempre fatto, aggiungerò alle mie tante inchieste anche questa, sperando di smuovere le coscienze. Auguri Francesco!