Vico Equense e Piano di Sorrento tragedia per neonata morta dodici ore dopo la nascita. Partono le indagini, sei i medici coinvolti

2 giugno 2017 | 00:41
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Vico Equense e Piano di Sorrento tragedia per  neonata morta dodici ore dopo la nascita. Partono le indagini, sei i medici coinvolti

ANTEPRIMA Vico Equense, Ospedale de Luca e Rossano. Qui comincia la tragedia per la famiglia Apuzzo che ha colpito tutta la famiglia. La bimba nasce con difficoltá respitatorie e viene trasferita in terapia intensiva all’Ospedale Monaldi a Napoli ma la piccola Valeria la sera stessa del ricovero é morta. Sei i medici che sono sotto […]

ANTEPRIMA Vico Equense, Ospedale de Luca e Rossano. Qui comincia la tragedia per la famiglia Apuzzo che ha colpito tutta la famiglia. La bimba nasce con difficoltá respitatorie e viene trasferita in terapia intensiva all’Ospedale Monaldi a Napoli ma la piccola Valeria la sera stessa del ricovero é morta. Sei i medici che sono sotto inchiesta.I genitori della piccola Valeria si sono rivolti a degli avvocati per aprire un indagine di omicidio colposo ai medici. É stata effettuata l’autopsia sul corpicino della vittima, la mamma Claudia, originaria di Piano di Sorrento, due settimane fa era andata all’ospedale per un controllo perché aveva dei dolori ma fu subito ricoverata, il giorno dopo i medici decidono di farla partorire per via naturale ma viste le negatività optano dopo vari tentativi il cesareo. I giovani genitori vogliono chiarezza e capire cosa sia accaduto realmente. Alla notizia riportata ieri da Positanonews aggiorniamo con il resoconto di Repubblica “Una bimba muore dodici ore dopo la nascita e l’équipe medica che ha seguito il parto finisce sotto inchiesta. Il presunto caso di malasanità è accaduto dieci giorni fa all’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense. Presidio sanitario dove la mamma della piccola, una ragazza di 21 anni alla prima gravidanza, arriva accompagnata dal compagno. Lamenta qualche dolore, ma dopo il tracciato e la visita, il medico consiglia il ricovero per tenerla sotto controllo.

Da allora, ogni due-tre ore, spiega a Repubblica Napoli l’avvocato Vincenzo Propenso che difende la famiglia con il collega Luca Sansone, vengono effettuati monitoraggi periodici. Intanto, i dolori aumentano di intensità ma lo specialista prende tempo in attesa dell’arrivo del primario perché decida se e quando intervenire chirurgicamente.

“Sebbene la situazione fosse peggiorata sia per intensità dei dolori, sia per la sofferenza fetale documentata dai tracciati, – aggiunge Propenso – solo alle 12 del giorno successivo al ricovero viene portata in sala parto. Ma anche qui, invece di sottoporla al cesareo, i medici decidono di farla partorire per via naturale. E solo dopo tre tentativi andati a vuoto, optano per il cesareo”.

La bimba nasce, ma le sue condizioni si rivelano da subito gravi. Tanto che i medici ne dispongono il trasferimento nella Terapia intensiva neonatale dell’ospedale “Monaldi” di Napoli. La neonata nel giro di 4 ore viene affidata ai rianimatori i quali fanno tutto il possibile per salvarla, ma le sue condizioni sono talmente compromesse che in serata sopraggiunge il decesso.

Il padre, però, non accetta l’accaduto perché ritiene che la responsabilità della morte della figlia sia da ascrivere ai medici di Vico Equense che avrebbero ritardato il parto chirurgico. Per questo il giorno dopo si rivolge ai carabinieri e sporge denuncia nei confronti dell’équipe. La Procura ha aperto un fascicolo, sequestrato la cartella clinica, disposto l’autopsia e iscritto nel registro degli indagati i sei medici del “De Luca e Rossano” tra cui il primario.

L’autopsia sul corpicino della piccola è stata effettuata lunedì. Adesso si dovrà attendere il risultato dell’esame che dovrebbe arrivare entro 60 giorni. Mentre per la bimba è stato già celebrato il funerale.”