Vico Equense. Installa delle semplici tende parasole, dopo tanti sopralluoghi dei vigili urbani viene colta da malore sbattendo la testa
Vico Equense. Sembra una fiaba, una storia che ha dell’incredibile, purtroppo è tutto vero. Come si suol dire: “il buon giorno si vede dal mattino”. Tutto ciò ha il suo epilogo questa mattina, dopo un ennesimo controllo da parte dei vigili urbani, dopo che una cittadina, Patrizia Aiello, ha installato delle semplici tende parasole al […]
Vico Equense. Sembra una fiaba, una storia che ha dell’incredibile, purtroppo è tutto vero. Come si suol dire: “il buon giorno si vede dal mattino”.
Tutto ciò ha il suo epilogo questa mattina, dopo un ennesimo controllo da parte dei vigili urbani, dopo che una cittadina, Patrizia Aiello, ha installato delle semplici tende parasole al suo terrazzino.
Un duro sfogo dopo questa ulteriore “visita” inaspettata, culminata con un malore che gli ha fatto sbattere la testa. Adesso si trova al secondo piano, in terapia intensiva, all’ospedale di Sorrento. Tutt’ora è rimasta sotto osservazione in ospedale ancora con le flebo, rischiava di entrare in coma.
Così la cittadina si sfoga con un duro messaggio: “nel mio appartamento sono stata colta da malore, sbattendo la testa, in presenza di vigili urbani e del tecnico del comune di Vico Equense, in seguito a continui sopralluogi poiché mi viene contestata l’installazione di semplici tende parasole”.
Continua: “prima di procedere ho contattato un mio geometra di fiducia il quale afferma che non era necessario nessuna comunicazione al comune. Sono molto arrabbiata, ho rischiato di morire. Non ho commesso nessun abuso edilizio ma purtroppo i vigili già il 1° giugno hanno ricevuto una denuncia per grandi abusi da vicini del mio parco. Dopo il sopralluogo hanno constatato che si trattava soltanto di tende parasole. Quattro giorni fa si sono presentati con il geometra del comune per eliminare le tende poiché a detta loro, serviva una comunicazione di inizio lavori ma per il mio geometra non occorreva. Ho perso, purtroppo, mio marito tre anni fa, quest’estate volevo vivere casa mia, però non posso sopravvivere con la presenza perenne dei vigili urbani o forze dell’ordine per ogni cosa che faccio”.
Tutto ciò è accaduto a pochi passi dal centro, quasi a San Vito, in parco Villazzano, vicino ai depositi edili Staiano. Chi ha denunciato questa installazione, ha da poco aperto nella zona un Bed and Breakfast. Non è la prima denuncia, “questo continuo procurare allarme, risale da anni”. La stessa mano che ha firmato le querele, ha mandato i NAS e l’ASL a controllare il cantiere/deposito edile di Staiano per “sospetto inquinamento”, provocando la chiusura dell’attività per una settimana.
Per l’articolo 17 del D.P.R. 139/2010, si tratta di Interventi ed opere, di lieve entità, in aree vincolate esclusi dall’autorizzazione paesaggistica: “Installazioni esterne poste a corredo di attività economiche quali esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, attività commerciali, turistico-ricettive, sportive o del tempo liberto costituite da elementi facilmente amovibili quali tende, pedane, paratie laterali frangivento, manufatti ornamentali, elementi ombreggianti o strutture leggere di copertura, e prive di parti in muratura o strutture stabilmente ancorate al suolo”.
Un brutto spavento che poteva avere un diverso finale. La domanda è: perché, invece di controllare più volte delle tende parasole di un balcone, non si controllino manufatti abusivi che nascono come i funghi?