Vico Equense. Tassa sui rifiuti. Ogni anno nuovi aumenti. Cittadini e commercianti esasperati. Opposizione sul piede di guerra
Vico Equense. È arrivata la stangata. Ormai era prevista da un anno a questa parte, ci siamo arresi, da quattro anni si sta solo facendo questo: aumentare la TARI, la tassa sui rifiuti. La tassa è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un aumento previsto per le utenze domestiche tra […]
Vico Equense. È arrivata la stangata. Ormai era prevista da un anno a questa parte, ci siamo arresi, da quattro anni si sta solo facendo questo: aumentare la TARI, la tassa sui rifiuti. La tassa è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Un aumento previsto per le utenze domestiche tra cui le famiglie da cinque componenti in su, i commercianti e varie attività alberghiere. Nel senso opposto, invece, con un ribasso a favore delle famiglie di soli due componenti e le attività di ristorazione, pizzerie e osterie. Forse, proprio per il fatto, che Vico è il paese del mangiare e della “gastronomia per eccellenza”.
Questo però non vuol dire che a discapito di uno, pagano il “conto salato”, tutto il resto. Questa distinzione non sembra giusta. Ci sono troppi locali ristorativi in città, poco commercio, non ci si può approfittare dei pochi commercianti per rivalersi contro di loro e le famiglie che si vedono sempre aumentare i costi senza ottenere i benefici, dopo i tanti sacrifici, soprattutto per la corretta differenziazione dei rifiuti, anche per essere in norma e non ricorrere alle multe salate.
L’opposizione consiliare e i cittadini sono sul piede di guerra. Così Maurizio Cinque, candidato sindaco, ci spiega questa sua iniziativa di denuncia con vari manifesti sparsi per la città:
“Nonostante gli sforzi dei cittadini che differenziano con diligenza, in casa la bolletta aumenta. Il sistema non è virtuoso e premiante per i cittadini, premia solo la Sarim” – continua il capo dell’opposizione – “L’abbiamo detto in consiglio comunale ad aprile al momento dell’approvazione delle tariffe e lo ribadiamo adesso con forza: siamo saliti a 4 milioni e 200 mila euro di costo totale. C’è bisogno di una mobilitazione. La tariffa per le attività produttive e commercianti è schizzata alle stelle”.
In tal senso, l’opposizione presenta una proposta: “Si devono abbassare i costi. Non fare multe. L’amministrazione comunale non vuole mettere in campo azioni concrete in
tal senso. Repressione e vigilanza”.
Speriamo che questo 80 % di differenziato, serva a qualcosa!