Aeroporto Costa d’Amalfi, a un passo l’intesa con Gesac. Dopo la fine dei lavori transiteranno un milione e mezzo di passeggeri
Il matrimonio s’ha da fare. Parafrasando Manzoni l’unione tra l’aeroporto di Salerno e la Gesac è sempre più vicina. Perché oramai è solo questione di giorni e, quindi, verrà apposta la firma sul protocollo d’intesa, che spalancherà le porte al futuro accordo di gestione, che prevede la creazione di una rete aeroportuale campana. Da Napoli […]
Il matrimonio s’ha da fare. Parafrasando Manzoni l’unione tra l’aeroporto di Salerno e la Gesac è sempre più vicina. Perché oramai è solo questione di giorni e, quindi, verrà apposta la firma sul protocollo d’intesa, che spalancherà le porte al futuro accordo di gestione, che prevede la creazione di una rete aeroportuale campana. Da Napoli non confermano né smentiscono, segno inequivocabile di come il traguardo sia vicino. Per il momento, tuttavia, sembra che non si sia parlato di aspetti economici, quindi non è possibile sapere se lo scalo salernitano sarà ceduto a prezzo di saldi oppure per il suo valore di mercato. Ma, di fatto, sono state gettate le basi per le nozze, che saranno celebrate con il consenso e la benedizione “urbi et orbi” del presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha seguito da vicino tutta l’operazione. Pure la Camera di commercio, che detiene ancora il 15 per cento delle quote e che, in tutti questi anni, ha mantenuto in vita il Costa d’Amalfi, con milioni di euro investiti, ha detto sì. La Giunta, infatti, ha dato il via libera al protocollo, seguendo le indicazioni del presidente Andrea Prete, che è stato uno dei registi dell’operazione. A quanto è dato a sapere Gesac, per il momento, sposterà su Salerno la maggior parte dei voli privati, almeno fino a quando non saranno stati realizzati i lavori di potenziamento della pista. Dunque, la società che “governa” Napoli Capodichino, con ottimi risultati, si troverà, molto probabilmente, a gestire anche i 40 milioni di euro stanziati per il restyling dello scalo. Tant’è che pure il consiglio d’amministrazione della società per azioni ha deciso, qualche giorno fa, di rinviare la discussione sull’opportunità o meno di presentare ricorso al Consiglio di Stato, contro la decisione del Tar di Salerno di non nominare il commissario ad acta. E pure le dimissioni dell’amministratore delegato Antonio Ilardi sono state protocollate proprio per via del cambiamento di rotta. I finanziamenti in arrivo sono previsti nel decreto “Sblocca Italia” e saranno a disposizione a partire dal 1 gennaio del 2018. Ma già oggi si tirano le somme e si fanno previsioni per il futuro, tant’è che è stato calcolato, nel corso degli incontri con la Gesac, che nei primi tre anni, da quando saranno terminati i lavori, a Salerno transiteranno 1.500.000 passeggeri. E i numeri sono destinati ad aumentare vertiginosamente dopo l’inevitabile periodo di start up. Il progetto di potenziamento del Costa d’Amalfi riguarda principalmente l’allungamento e la riqualificazione della pista principale, che dovrà passare dagli attuali 1.500 metri di lunghezza a 2.500, consentendo allo scalo salernitano di poter ospitare aerei di linea anche internazionali, collegandolo con quello delle principali città italiane ed europee. È previsto anche l’ampliamento dei piazzali aeromobili e la riqualificazione dei raccordi e delle opere annesse, come la costruzione di un nuovo terminal per l’aviazione civile e l’ampliamento di quello commerciale, con la realizzazione di nuovi parcheggi e altre strutture a supporto delle attività aeroportuali e di un deposito carburanti. È stato messo in preventivo il riordino della viabilità interna al perimetro aeroportuale, che tocca i comuni di Bellizzi, Montecorvino Pugliano e Pontecagnano Faiano, con la deviazione dei canali Diavolone e Volta Ladri che scorrono paralleli allo scalo. (La Città)