Cede una porzione della pista ciclabile che collega Agropoli e Paestum. Il tratto malandato, di circa cento metri, incombe da alcuni giorni sull’asse stradale poco prima del lido Venere, costituendo un grave pericolo e una minaccia all’incolumità di chi percorre l’arteria da Agropoli in direzione Paestum. Il cedimento, dovuto al fatto che il legname, che […]
Cede una porzione della pista ciclabile che collega Agropoli e Paestum. Il tratto malandato, di circa cento metri, incombe da alcuni giorni sull’asse stradale poco prima del lido Venere, costituendo un grave pericolo e una minaccia all’incolumità di chi percorre l’arteria da Agropoli in direzione Paestum. Il cedimento, dovuto al fatto che il legname, che ne costituisce la struttura, si è marcito, ha fatto sì che la staccionata, a confine con la corsia di transito dei veicoli, si accasciasse verso quest’ultima, riducendone la larghezza. Inoltre, la strada in questione è priva di illuminazione e l’ostacolo, di notte, non è facilmente visibile ai mezzi in circolazione. A segnalarlo c’è solo un segnale che prescrive un limite di velocità pari a 30 km all’ora, e del nastro bianco e rosso, dismesso dal vento. Nessun dispositivo rifrangente a segnalare il pericolo su un’arteria, la SP 278 dove si corre, anche tanto. Il resto della pista ciclabile è ugualmente in condizioni precarie, con vegetazione rigogliosa, a coprire il percorso che dovrebbe essere destinato agli amanti della pedalata. In prossimità della vicina Paestum si trovano rifiuti in strada, diverse interdizioni, fossi, dislivelli e altra incuria. Un peccato per una infrastruttura, di 5 km, che nasce in una zona a forte vocazione turistica, con una massiccia presenza di campeggi, hotel, bed and breakfast e ristoranti. (La Città)