Agropoli. Lavori alle fogne sul Lungomare. Caos e proteste

11 luglio 2017 | 19:12
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Agropoli. Lavori alle fogne sul Lungomare. Caos e proteste

Agropoli. «È normale che il lungomare di una città turistica sia ostaggio di blocchi del traffico, escavatori, martelli pneumatici, melonari, cipollari e fruttaioli urlanti?». Se lo chiede Mario Capo di FdI, il quale fa riferimento, oltre che ai venditori ambulanti, ai lavori di rifunzionalizzazione fognaria che vanno avanti da alcuni mesi ed hanno interessato le […]

Agropoli. «È normale che il lungomare di una città turistica sia ostaggio di blocchi del traffico, escavatori, martelli pneumatici, melonari, cipollari e fruttaioli urlanti?». Se lo chiede Mario Capo di FdI, il quale fa riferimento, oltre che ai venditori ambulanti, ai lavori di rifunzionalizzazione fognaria che vanno avanti da alcuni mesi ed hanno interessato le diverse aree cittadine. Gli stessi, da ordinanza firmata dal comandante della Polizia municipale Maurizio Crispino, interesseranno l’area del litorale agropolese ancora per alcuni giorni. In particolare, fino al 14 luglio 2017 e dal 17 al 21 luglio 2017 dalle ore 6.00 alle ore 18.00, salvo proroghe. Per tale motivo, nell’area di lavoro è stato istituito il divieto di sosta su entrambi i lati di via Risorgimento e via San Marco di tratti stradali. La ditta operante, Russo Costruzioni, dovrà eseguire gli interventi per tratti non superiori a 150-200 metri per volta. La strada sarà accessibile a senso unico alternato regolato da impianto semaforico. Una situazione non vista di buon occhio da commercianti e residenti, visto che ci si trova in piena stagione turistica e «i lavori creano caos, rumori e blocchi in un’arteria di notevole passaggio». Chiedono quindi che «gli interventi vengano sospesi e ripresi a settembre». Gli stessi sono tesi ad ultimare i lavori di “completamento e rifunzionalizzazione della rete fognaria comunale di collettamento” per la divisione delle acque bianche e nere. Furono aggiudicati nel 2014 all’Ati Russo Costruzioni-Cogea Impresit, per un importo pari a circa 9,4 milioni di euro. (La Città)