Boom di furti nel Vallo di Diano, case e aziende nel mirino. Colpi a ripetizione lungo l’asse della Statale 19, tra Padula e Polla

4 luglio 2017 | 18:27
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Boom di furti nel Vallo di Diano, case e aziende nel mirino. Colpi a ripetizione lungo l’asse della Statale 19, tra Padula e Polla

Negli ultimi mesi sono stati circa 30, cifra arrotondata per difetto, il numero di furti e tentati furti che si sono verificati nei comuni del Vallo di Diano. A questi vanno aggiunti i colpi non denunciati. Ad essere prese particolarmente di mira sono state soprattutto le abitazioni, a seguire ci sono le attività commerciali ed […]

Negli ultimi mesi sono stati circa 30, cifra arrotondata per difetto, il numero di furti e tentati furti che si sono verificati nei comuni del Vallo di Diano. A questi vanno aggiunti i colpi non denunciati. Ad essere prese particolarmente di mira sono state soprattutto le abitazioni, a seguire ci sono le attività commerciali ed infine gli edifici religiosi. I comuni e le aree maggiormente “battute” dai ladri sono quelle che si trovano soprattutto nei pressi degli svincoli autostradali e la conferma arriva dal fatto che buona parte dei furti sono stati messi a segno sull’asse della SS 19 che collega i comuni di Padula e Montesano sulla Marcellana, Sala Consilina, Atena Lucana e Polla. Tra i paesi preferiti dai ladri c’è anche Taggiano, anche se non si trova lungo la SS 19. I ladri si concentrano soprattutto sulle abitazioni e sulle attività commerciali che si trovano lungo questo asse viario ed in particolar modo prendono di mira le case che sono nelle stradine interne. Il modus operandi delle bande di “topi appartamento” è differente se ad entrare in azioni sono malviventi in trasferta oppure se si tratta di persone del posto. I pendolari del crimine arrivano quasi sempre da qualche campo nomadi dell’hinterland napoletano solitamente a bordo di auto di grossa cilindrata che vengono utilizzate anche per fare i sopralluoghi nei giorni che precedono i furti. Nel primo caso i colpi vengono studiati e messi a segno dopo un periodo di osservazione per capire le abitudini delle potenziali vittime per poi entrare in azione quando queste sono assenti e poter agire indisturbati. Spesso per assicurarsi se in casa c’è qualcuno suonano prima il citofono. I ladri autoctoni invece in molti casi non si preoccupano se in casa c’è qualcuno, entrano di notte, fanno in modo di non svegliare i proprietari e in modo frettoloso rovistano nei cassetti e nelle borse e fanno man bassa di tutto ciò che trovano che possa avere un valore di mercato. Per aiutare le forze dell’ordine a fronteggiare il problema alcuni comuni sono corsi ai ripari installando dei sistemi di videosorveglianza. Al momento il comune che è riuscito a garantire una copertura quasi totale è Atena Lucana dove è attivo un sistema di videosorveglianza intelligente composto da circa 40 telecamere, alcune sono anche in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito posizionate sulle principali vie di entrata e uscita dal comune. Da quando il sistema è stato installato i furti sono stati quasi azzerati. Dovrebbe essere di prossima attivazione un sistema dello stesso tipo anche a Sala Consilina, così come annunciato a maggio dal sindaco Francesco Cavallone. I carabinieri della Compagnia di Sala Consilina in diverse occasioni sono stati accusati di non fare abbastanza per contrastare il problema. L’Arma si ritrova però a dover fare i salti mortali a causa della carenza di uomini. Se si guardano gli organici delle singole stazioni del Vallo di Diano ci sono carenze che variano tra il 20 ed il 40%. Avere le Stazioni con l’organico al completo consentirebbe di effettuare i servizi di controllo del territorio in maniera più capillare ed efficace. (La Città)