Camerota. Guardiano notturno trovato morto e con orecchio tranciato. Colpito da infarto e poi aggredito da una volpe
L’ha trovato un collega di lavoro, privo di vita, tra gli ombrelloni di uno stabilimento balneare. Riverso nella sabbia e con un orecchio tranciato. Tragica fine per Nunzio Rizzuti, 58 anni, guardiano di notte in alcune strutture turistiche sulla spiaggia Capogrosso di Marina di Camerota. Il malcapitato, originario della frazione Licusati, sarebbe deceduto a seguito […]
L’ha trovato un collega di lavoro, privo di vita, tra gli ombrelloni di uno stabilimento balneare. Riverso nella sabbia e con un orecchio tranciato. Tragica fine per Nunzio Rizzuti, 58 anni, guardiano di notte in alcune strutture turistiche sulla spiaggia Capogrosso di Marina di Camerota. Il malcapitato, originario della frazione Licusati, sarebbe deceduto a seguito di un infarto cardiaco fulminante. Poi, una volta caduto sulla sabbia, il corpo esanime sarebbe stato aggredito da una volpe. Questa almeno per il momento l’ipotesi più accreditata dai carabinieri che hanno lavorato tutta la notte per ricostruire l’esatta dinamica della tragedia. I soccorsi sono scattati pochi minuti dopo le 24, a seguito della telefonata di un collega di lavoro. Sul posto sono arrivati immediatamente i sanitari del 118, i carabinieri della locale stazione diretti dal luogotenente Massimo Di Franco e i vigili del fuoco che hanno illuminato la zona. L’intera area è stata transennata ed ispezionata palmo a palmo. Sul posto anche i carabinieri del Nucleo Operativo di Sapri ed il capitano Michele Zitiello. Poi, su ordine dell’autorità giudiziaria, è arrivato sul luogo della tragedia anche il medico legale Adamo Maiese che ha effettuato un primo esame cadaverico esterno. L’uomo sarebbe deceduto intorno alle 21.30 di domenica e si tratterebbe, almeno secondo i primi responsi, di una morte naturale, causata da un infarto cardiaco. Sul corpo, infatti, non è stato rinvenuto alcun segno di violenza. Il 58enne, colpito dal malore, avrebbe tentato di sedersi su una sdraio ma, nell’accasciarsi, sarebbe finito sulla sabbia. Tra le mani aveva ancora il retino utilizzato per pulire la spiaggia ed una busta per la spazzatura. Il procuratore Paolo Itri del tribunale di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta e ha chiesto il trasferimento della salma presso la camera mortuaria dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Poi ieri pomeriggio, dopo gli accertamenti di rito, ha disposto la restituzione della salma ai familiari. «Nunzio era una persone umile, molto buona, sempre disponibile – racconta uno dei datori di lavoro – ieri sera l’ho visto l’ultima volta alle 20. Aveva portato nel bar un fascio di menta per fare i cocktail. Abbiamo parlato del più e del meno, come avveniva tutte le sere. Poi ha iniziato a lavorare e non l’ho più visto». Nunzio era una persona benvoluta da tutti, soprattutto dai giovani. Da alcuni anni era anche volontario dell’associazione di protezione civile “Cilento Emergenza”. «Era un volontario esemplare – racconta Gerardo Pellegrino, presidente dell’associazione – sempre gentile con tutti, trattava i pazienti con grande umanità. E’ volato in cielo un pezzo importante della nostra associazione”. I funerali saranno celebrati questa mattina a Licusati, alle ore 11.30, dal parroco don Antonio Toriello nella chiesa di San Marco Evangelista. Sotto shock l’intera comunità locale. (La Città)