Capaccio Paestum. Emergenza fiume Sele a rischio straripamento, si corre ai ripari in attesa del progetto

6 luglio 2017 | 16:23
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Capaccio Paestum. Emergenza fiume Sele a rischio straripamento, si corre ai ripari in attesa del progetto

Domenica sera rischio straripamento del fiume Sele: effettuato un intervento urgente di messa in sicurezza delle sponde. I lavori sono stati messi in atto dal Comune, guidato dal sindaco Franco Palumbo, in collaborazione con il Consorzio di bonifica Sinistra Sele. E’ stata effettuata una prima opera di pulizia delle sponde. «Ringrazio il commissario Biagio Franza […]

Domenica sera rischio straripamento del fiume Sele: effettuato un intervento urgente di messa in sicurezza delle sponde. I lavori sono stati messi in atto dal Comune, guidato dal sindaco Franco Palumbo, in collaborazione con il Consorzio di bonifica Sinistra Sele. E’ stata effettuata una prima opera di pulizia delle sponde. «Ringrazio il commissario Biagio Franza e il direttore Guido Contini – afferma Palumbo – per la sensibilità che hanno dimostrato nei confronti della nostra comunità e dei suoi problemi. Domenica sera il Sele stava esondando e mettendo in difficoltà residenti e attività commerciali, siamo riusciti a intervenire tempestivamente. Lavorando in sinergia con enti, cittadini, imprenditori, stakeholer e associazioni, possiamo far crescere Capaccio Paestum». Il fiume Sele rientra in progetto di più ampio di messa in sicurezza. Per perseguire tale scopo gli uffici comunali sono all’opera per l’attivazione del Contratto di fiume, strumento fondamentale di programmazione strategica e negoziata per la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. Nei giorni scorsi si è tenuta la conferenza di servizio, nel corso della quale sono stati acquisiti tutti i pareri necessari per la messa in atto del progetto “Regolarizzazione confluenza fiumi Sele – Calore Lucano – adeguamento e sistemazione degli argini esistenti del Sele”. A breve sarà pubblicata la gara di appalto, il progetto esecutivo è in fase di elaborazione. Gli interventi prevedono 14.584.524 euro di investimento, somma già prevista sulla piattaforma Rendis per la difesa del suolo. Il progetto è stato elaborato dal Consorzio di bonifica, e dopo un protocollo di intesa, ceduto al Comune. È al centro di un accordo di programma, che vede coinvolti anche i Comuni di Eboli ed Albanella, ed è stato integrato con un nuovo calcolo idraulico con un tempo di ritorno a 200 anni e uno studio vegetazionale. Il progetto mira alla realizzazione di nuovi argini e al miglioramento di quelli esistenti del Sele per pervenire ad una più adeguata difesa idrogeologica del territorio che, negli ultimi anni, è stato interessato da fenomeni di esondazione con conseguenziali e notevoli danni alla popolazione e insediamenti produttivi. Sono circa 9 milioni di euro i danni causati dall’ultima alluvione del 2015. Nel novembre del 2010, il primo allagamento di centinaia di abitazioni e danni alle aziende e colture per milioni di euro. Le zone più colpite furono le aree di Trentalone, Ciorlito e Brecciale. All’epoca a subire i danni maggiori furono le aziende agricole, interessati da fenomeni di allagamento circa 300 ettari di terreno. Nel 2014 una nuova ondata di maltempo causò l’allagamento di un centinaio di abitazioni, scuole, attività e aziende zootecniche, colture e serre. Danneggiato anche il museo Hera Argiva di Gromola. L’ondata di maltempo mise in ginocchio via Trentalone, via Barizzo Foce Sele, e Stregara, le zone più colpite dalla furia dell’acqua del Sele, tracimato a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua per la pioggia battente. (La Città)