Capri. Il sindaco accusa la Capitaneria: non rispettata l’ordinanza sugli sbarchi. De Martino: bisogna garantire la sicurezza

4 luglio 2017 | 17:07
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Capri. Il sindaco accusa la Capitaneria: non rispettata l’ordinanza sugli sbarchi. De Martino: bisogna garantire la sicurezza
Capri. Il sindaco accusa la Capitaneria: non rispettata l’ordinanza sugli sbarchi. De Martino: bisogna garantire la sicurezza
Capri. Il sindaco accusa la Capitaneria: non rispettata l’ordinanza sugli sbarchi. De Martino: bisogna garantire la sicurezza

Numero chiuso, congestionamento e sbarchi record, sono queste le parole d’ordine dell’estate 2017 targata Capri, dove da settimane si registrano migliaia di presenze giornaliere e servizi al collasso. E la polemica divampa con il sindaco Gianni De Martino che torna sulla questione sbarchi selvaggi e rinnova l’appello al vice ministro Borletti Buitoni a non distrarre […]

Numero chiuso, congestionamento e sbarchi record, sono queste le parole d’ordine dell’estate 2017 targata Capri, dove da settimane si registrano migliaia di presenze giornaliere e servizi al collasso. E la polemica divampa con il sindaco Gianni De Martino che torna sulla questione sbarchi selvaggi e rinnova l’appello al vice ministro Borletti Buitoni a non distrarre l’attenzione sul sovraffollamento delle principali mete turistiche italiane. «Questa tematica va affrontata con urgenza e decisione – spiega il primo cittadino del comune capofila isolano – ma è anche fondamentale la profonda conoscenza del problema e l’acquisizione di dati reali per capire e per affrontare il tema». Dati che l’amministrazione sta raccogliendo giorno dopo giorno, monitorando quanto avviene nel porto di Capri. «I numeri e le immagini parlano fin troppo chiaramente – continua De Martino – non ci siamo limitati a recepire segnalazioni e sensazioni, ma abbiamo provveduto direttamente alla registrazione ed al controllo delle banchine ed il risultato è che la concentrazione di arrivi nel porto commerciale non può essere più tollerata». Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco aveva lanciato l’allarme e chiesto nuovamente l’intervento del prefetto, limitandosi a diffondere alcuni dati sugli sbarchi. «In tre ore accostano sull’isola 26 mezzi tra aliscafi e jet con quasi seimila persone a bordo – sottolinea De Martino – in poco di più di 15 minuti, dalle 9,51 alle 10,08, sbarcano più di mille persone e ciò significa che qualcosa non torna: l’ordinanza 99 del 1999 non viene rispettata». Secondo il sindaco, infatti, l’applicazione di questa regolamentazione, seppure anacronistica e insufficiente perché risale a vent’anni fa, aiuterebbe sin da subito ad alleggerire il congestionamento delle aree portuali ed anche a capire meglio quali correttivi siano necessari per una diversa regolamentazione degli arrivi. Il provvedimento disciplina il periodo e l’intervallo di tempo per arrivi e partenze da e per Capri, ma impone anche alle compagnie di navigazione precise modalità di svolgimento delle attività e del loro servizio a terra. «Vedere abbassare una passerella che sfiora la testa dei passeggeri in transito sul molo proveniente da un jet che aveva ormeggiato pochissimi minuti prima è una scena raccapricciante – denuncia il sindaco di Capri – ecco perché rispettare e far rispettare almeno quanto previsto dalla citata ordinanza n. 99/99 lo riteniamo fondamentale anche ai fini dell’incolumità pubblica. Il sollecito alla Capitaneria di Porto è volto soprattutto in tale direzione». De Martino punta il dito, non solo contro la guardia costiera, ma anche contro le compagnie di navigazione che ne approfittano per violare la regolamentazione, come dimostrerebbe lo screening del comune. «I numeri, i dati e le immagini che abbiamo registrato lo dimostrano – conclude il sindaco – l’appello alla Capitaneria è proprio questo: rispettare e far rispettare la sua ordinanza. Servirà soprattutto ad obbligare le società marittime che servono l’isola a rendere un servizio più funzionale, più decoroso, più sicuro. Di ciò se ne gioverebbe prima di tutto proprio la Capitaneria di Porto e poi l’immagine ed il decoro di Capri». (Corriere del Mezzogiorno)