Esplosione a Centola. Inquirenti non escludono la pista del tentato suicidio

16 luglio 2017 | 18:12
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Esplosione a Centola. Inquirenti non escludono la pista del tentato suicidio

Sono gravi ma stazionarie le condizioni di salute di Monika Najduch, la donna di 38 anni, di origini polacche, rimasta ferita venerdì sera a Foria di Centola, a seguito di un’esplosione avvenuta all’interno della propria abitazione. La malcapitata, che presentava ustioni sul 60% del corpo, è stata trasferita in nottata presso l’ospedale “Cardarelli” di Napoli. […]

Sono gravi ma stazionarie le condizioni di salute di Monika Najduch, la donna di 38 anni, di origini polacche, rimasta ferita venerdì sera a Foria di Centola, a seguito di un’esplosione avvenuta all’interno della propria abitazione. La malcapitata, che presentava ustioni sul 60% del corpo, è stata trasferita in nottata presso l’ospedale “Cardarelli” di Napoli. La prognosi è riservata: la vastità e l’entità delle ustioni non consentono infatti di pronunciarsi sull’esito delle terapie e sul suo stato di salute. Intanto continuano le indagini dei carabinieri che sospettano si sia trattato di un tentativo di suicidio. La donna, infatti, madre di due figli aveva più volte in passato minacciato di togliersi la vita. I servizi sociali si stavano da tempo occupandosi di lei e avevano consigliato ai familiari della donna di prendersi cura dei bambini. E fortunatamente così è stato. Infatti nel momento dell’esplosione, dovuto ad una fuga di gas, entrambi i figli si trovavano a casa dei nonni, in un paese vicino. Ad insospettire gli inquirenti sono state due bombole di gpl rinvenute in cucina in una posizione inconsueta, per farle svuotare più velocemente. Fondamentali per la ricostruzione dell’accaduto anche la testimonianza dei primi soccorritori che hanno riferito di aver sentito urlare alla malcapitata “voglio morire, voglio morire, lasciatemi stare”. Sul posto, venerdì sera, al civico 36 di via Cuomo, sono arrivati dopo pochi minuti i sanitari del 118, i volontari della Protezione civile del Gruppo Lucano (coordinati dal presidente Carmelo Fusco), i carabinieri della locale stazione (comandanti dal maresciallo Francesco Carelli) e i vigili del fuoco. Poco dopo è giunto anche il sindaco Carmelo Stanziola ed il capitano Michele Zitiello, comandante della compagnia carabinieri di Sapri che ha coordinato i soccorsi. Le condizioni di salute della donna sono apparse subito particolarmente gravi. Prima è stata trasportata al San Luca di Vallo della Lucania e poi trasferita al Centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Le indagini, naturalmente, sono tuttora in corso. Nelle prossime ore i vigili del fuoco consegneranno in Procura una prima relazione dettagliata sull’accaduto. Poi l’autorità giudiziaria disporrà il da farsi. Non escluso che il magistrato di turno possa richiedere ulteriori accertamenti nell’appartamento incendiato. Intanto c’è apprensione in paese per le condizioni di salute della 38enne. «Una persona buona – raccontano i vicini di casa – ma con un sacco di problemi. Speriamo si riprenda presto». Nella giornata di ieri il maresciallo Carelli ha raccolto la testimonianza di amiche e conoscenti della donna. (La Città)