PAGANI . Oltre 15 milioni di euro da recuperare. È questa la cifra dell’evasione degli ultimi quattro anni a Pagani. Una somma la giuntaBottone spera di far rientrare grazie alla riscossione coattiva dei tributi. Lo scorso lunedì è stato finalmente aggiudicato l’appalto della concessione del servizio, aggiudicato dalla società Ge.Se.T Italia Spa. Le somme evase riguardano […]
PAGANI . Oltre 15 milioni di euro da recuperare. È questa la cifra dell’evasione degli ultimi quattro anni a Pagani. Una somma la giuntaBottone spera di far rientrare grazie alla riscossione coattiva dei tributi.
Lo scorso lunedì è stato finalmente aggiudicato l’appalto della concessione del servizio, aggiudicato dalla società Ge.Se.T Italia Spa. Le somme evase riguardano le annualità dal 2013 al oggi. L’evasione maggiore si riscontra nel pagamento della Tari. Il 50% dei paganesi non paga la tassa dei rifiuti. Esemplificativa la riscossione dell’ultima annualità. Dei 7 milioni previsti per la copertura del servizio, circa 3 milioni e mezzo sono andati evasi. A non pagare la tari sono soprattutto i commercianti, che sei volte su 10 evadono la tassa relativa al proprio negozio. Più bassa, invece, la percentuale di evasione delle utenze domestiche, che si assesta al 40%. Anche altre tasse, però, sono soggette ad un pagamento poco puntuale.
Tra queste l’Imu e la Tasi. ma anche i tributi minori. Come la Cosap (tariffa di occupazione del suolo pubblico), che riguarda i commercianti concessionari di aree pubbliche sia in maniera temporanea che permanente. Anche in questo caso il tasso di evasione si aggira intorno al 50%. L’affidamento della riscossione coattiva dei tributi arriva a quasi un anno dal bando per l’individuazione della società da incaricare per lo svolgimento del servizio. Nell’ottobre scorso la gara fu pubblicata e in seguito bloccata per via di un ricorso presentato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alberico Gambino. Alla base dell’esposto alcuni requisiti di accesso presenti nel bando che limitavano la concorrenza di mercato. Lo scorso marzo il bando è ripartito con alcune rettifiche.
Nel precedente servizio di riscossione gli uffici di palazzo San Carlo erano stati supportati dalla società Area Riscossioni Spa, con esiti positivi per le casse comunali.
«Con l’affidamento del servizio di riscossione – ha dichiarato l’assessore alle finanze Raffaele La Femina – finalmente il comune potrà tirare un sospiro di sollievo. Ci sono delle somme che bisogna necessariamente accantonare a fronte degli incassi non realizzati, che bloccano la spesa corrente. Se riusciamo a recuperare queste somme avremo maggiori disponibilità per interventi utili alla comunità, da poter investire nel sociale ma anche in riqualificazioni».
DI MARTINA NACCHIO LA CITTA