Higuain perde l’ultima sfida con De Laurentiis e paga 52.000 euro. L’ex centravanti aveva chiesto oltre due milioni

28 luglio 2017 | 17:23
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Higuain perde l’ultima sfida con De Laurentiis e paga 52.000 euro. L’ex centravanti aveva chiesto oltre due milioni

L’esito della decisione ha avuto la stessa enfasi di una grande impresa sportiva. Per il Napoli, del resto, il valore simbolico va al di là della vittoria legale contro Gonzalo Higuain. Il Collegio Arbitrale, presieduto dall’avvocato Massimo Farina, ha rigettato le richieste del Pipita. Il centravanti argentino pretendeva nella causa cominciata lo scorso 8 marzo […]

L’esito della decisione ha avuto la stessa enfasi di una grande impresa sportiva. Per il Napoli, del resto, il valore simbolico va al di là della vittoria legale contro Gonzalo Higuain. Il Collegio Arbitrale, presieduto dall’avvocato Massimo Farina, ha rigettato le richieste del Pipita. Il centravanti argentino pretendeva nella causa cominciata lo scorso 8 marzo prima il pagamento di 651.000 euro, somma destinata dal Napoli al contributo di solidarietà da versare allo Stato, poi 2.570.000 euro adducendo premi non versati e un risarcimento danni per violazione del principio di buona fede. Ieri, poco dopo mezzogiorno, il tanto atteso verdetto ha premiato le ragioni del Napoli. La società azzurra ha fatto da cassa da risonanza al successo: Higuain è stato condannato pure al pagamento delle spese processuali per l’attivazione del Collegio arbitrale, che ammontano a 52.000 euro. «È un fatto senza precedenti nel mondo della giustizia sportiva – spiega Mattia Grassani, legale del Napoli – È una cifra monstre, mi sembra evidente che sia stata ritenuta una lite temeraria e dimostra l’infondatezza delle pretese del giocatore». Soddisfatto ovviamente Aurelio De Laurentiis, considerato dal bomber della Juventus il principale responsabile del suo addio al Napoli. Gliel’aveva ricordato pure lo scorso aprile in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia: lo aveva accusato platealmente davanti ai 50.000 del San Paolo con un plateale “è colpa tua”. De Laurentiis non aveva mai replicato, ma il rapporto ormai è ai minimi termini e l’eco alla notizia di ieri rappresenta quasi una piccola rivincita che il Napoli si è voluto concedere. «Ho sentito il presidente subito dopo la notifica – continua Grassani – Era ovviamente felice. La causa intentata da Higuain sembrava esulare dalla mera questione economica. Voleva quasi ribadire la sua supremazia, che il Collegio arbitrale ha ribaltato. Abbiamo dimostrato la validità delle nostre ragioni. La cifra richiesta da Higuain non era in alcun documento della Lega». Il Napoli s’era sempre sentito al sicuro, forte anche del grande lavoro dell’ad Andrea Chiavelli. I legali dell’attaccante, rappresentato in Italia dall’avvocato torinese Carlo Bosso, hanno preso atto della sentenza e adesso studieranno le 19 pagine del dispositivo per valutare la possibilità di impugnare il lodo di fronte alla giustizia ordinaria, qualora si profilassero i casi previsti dalla legge. Eventuali sviluppi sono rinviati a settembre. Il Napoli esulta e considera chiusa la vicenda. «Il lodo è definitivo ed inappellabile», recita il comunicato del club. «È una partita secca – conferma Grassani – E noi l’abbiamo vinta». (la Repubblica)