La candidatura di Ravello a Capitale della Cultura 2020. Anche i conservatori spingono

6 luglio 2017 | 17:45
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La candidatura di Ravello a Capitale della Cultura 2020. Anche i conservatori spingono

Continuano i lavori per il progetto, che vede impegnati tutti i comuni della Costiera Amalfitana, per la candidatura di Ravello come Capitale della Cultura 2020. Una candidatura importante e prestigiosa che, qualora dovesse riuscire a superare l’agguerrita concorrenza delle altre città italiane, darebbe ancora maggiore lustro alla Divina. Mancano poco più di due mesi alla […]

Continuano i lavori per il progetto, che vede impegnati tutti i comuni della Costiera Amalfitana, per la candidatura di Ravello come Capitale della Cultura 2020. Una candidatura importante e prestigiosa che, qualora dovesse riuscire a superare l’agguerrita concorrenza delle altre città italiane, darebbe ancora maggiore lustro alla Divina. Mancano poco più di due mesi alla presentazione del dossier e aumentano i soggetti, pubblici e privati, che stanno condividendo con entusiasmo questa bella avventura. La scorsa settimana ci sono state due riunioni del tavolo tecnico con lo staff della Fondazione Ravello guidato dal direttore di Villa Rufolo Secondo Amalfitano. Nel pomeriggio di lunedì, invece, a condividere progetti e idee da trasferire nel dossier di candidatura da presentare al Ministero, i conservatori e i licei musicali della Campania. I rappresentanti delle istituzioni musicali hanno accolto con entusiasmo la sfida, intravedendo l’opportunità di una sinergia storica per dare vita ad un vero e proprio progetto di sviluppo locale, con respiro regionale che vuole fare della musica un traino, per una cittadina che vive di musica come Ravello. Comprensibilmente soddisfatto dell’esito dell’incontro il direttore del complesso monumentale e uno dei principali sostenitori della candidatura di Ravello come Capitale della Cultura 2020, Secondo Amalfitano: «Come avevamo auspicato, il nostro è un progetto che tende alla condivisione quanto più ampia possibile non potevamo non invitare i Conservatori e i Licei musicali della Campania come asset privilegiato per declinare la cultura a Ravello Città della Musica. L’entusiasmo, la competenza e lo slancio di tutti i partecipanti sono il miglior viatico per il risultato finale». (La Città)