La conta dei danni dopo i roghi che hanno devastato il Vesuvio, duemila ettari distrutti dal fuoco.

28 luglio 2017 | 10:00
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La conta dei danni dopo i roghi che hanno devastato il Vesuvio, duemila ettari distrutti dal fuoco.

L’area del Vesuvio percorsa dal fuoco supera i 1.980 ettari. Di questa superficie, circa 960 ettari di vegetazione risultano «completamente distrutti», 770 ettari «molto danneggiati» e 250 ettari «leggermente danneggiati»: sono i primi dati elaborati in ambito dal gruppo di lavoro dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, rappresentata dalle ricercatrici Assunta Esposito e Giovanna Battipaglia. Tra […]

L’area del Vesuvio percorsa dal fuoco supera i 1.980 ettari. Di questa superficie, circa 960 ettari di vegetazione risultano «completamente distrutti», 770 ettari «molto danneggiati» e 250 ettari «leggermente danneggiati»: sono i primi dati elaborati in ambito dal gruppo di lavoro dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, rappresentata dalle ricercatrici Assunta Esposito e Giovanna Battipaglia. Tra gli ettari «leggermente danneggiati» ci sono le parcelle che sono state trattate con la tecnica del «fuoco prescritto» nel marzo 2016, nell’ambito di un programma promosso dalla Regione Campania attraverso la società in house Sma Campania e di cui la docente Esposito era responsabile per conto dell’Università. La tecnica utilizzata consiste nella riduzione del carico di combustibile fine presente in bosco con l’obiettivo specifico, in questo caso, di ridurre il rischio incendi. Un gruppo di lavoro costituito dalla Vanvitelli e da Sma Campania rappresentata dal project manager Saverio Basile con il collaboratore Pietro Lavorgna, insieme a personale del reparto carabinieri biodiversità di Caserta, ufficio che gestisce la Riserva Alto Tirone del Parco Nazionale del Vesuvio, ha condotto un primo sopralluogo nelle aree percorse dal fuoco in quest’ultimo periodo con l’obiettivo di raccogliere dati utili alla fase che farà seguito a quella emergenziale. Il reparto carabinieri biodiversità, mentre è ancora impegnato a spegnere e a bonificare, intende già delineare gli interventi che si dovranno mettere in atto nei prossimi mesi, a partire dalla messa in sicurezza della Strada Matrone, per passare alle opere di difesa del suolo dal dissesto idrogeologico.

(fonte Il Mattino)