C’è una Campania particolarmente felix. Prende forma a tavola, nei mille cenacoli del gusto che attraversano il territorio di una regione in cui saperi e sapori si intrecciano, da millenni. Per raccontarla arriva nelle edicole e librerie di tutta Italia, da venerdì 21 luglio, la nuova Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri della […]
C’è una Campania particolarmente felix. Prende forma a tavola, nei mille cenacoli del gusto che attraversano il territorio di una regione in cui saperi e sapori si intrecciano, da millenni. Per raccontarla arriva nelle edicole e librerie di tutta Italia, da venerdì 21 luglio, la nuova Guida di Repubblica ai sapori e ai piaceri della Campania. Molto più di una semplice guida, un vero e proprio passepartout per il mondo dell’enogastronomia di Napoli e delle isole del golfo, di Salerno e Caserta, Benevento e Avellino. Con alcuni Cicerone d’eccezione, a cominciare da Renzo Arbore, che racconta la “sua” Campania del gusto in una intervista di dodici pagine: suggestioni del passato (le vacanze da adolescente tra Ischia e Amalfi, la pizza fritta nei vicoli del centro storico, le colazioni al bar California di Santa Lucia) e un vero e proprio inno alla cucina “made in Napoli”. Al punto che – sottolinea il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa – «fa riflettere la sua ostinazione a non rassegnarsi alla Napoli del no, delle cose che non vanno e a tifare e a impegnarsi per la Napoli del sì, per rilanciare nel mondo il meglio del made in Sud, che trova in Campania i testimoni più prestigiosi». Tra questi, nelle pagine della Guida compaiono i generosissimi racconti di Lina Sastri ed Erri De Luca, Serena Autieri e Giobbe Covatta, Diego De Silva e Giuliana De Sio, Iaia Forte, Vincenzo Salemme e Marisa Laurito. Irresistibili i loro “Itinerari d’autore”, consigli per orientarsi dedalo del gusto, abbandonando i cliché da cartolina. Ma la guida è soprattutto uno strumento utile per scegliere, accompagnando il lettore attraverso 765 indirizzi segnalati tra pizzerie e ristoranti, un microcosmo di sapori che si rinnovano (355 le voci nuove: premiano un settore in continuo fermento). Compare una sezione nuova dedicata alle “dimore di charme”, 89 posti selezionatissimi (relais, hotel e b&b storici) dove dormire cullati dalla bellezza. Costiera sorrentina, isole di Capri, Ischia e Procida e Costa d’Amalfi meritano tre “focus” dedicati: enclave riconosciuti e riconoscibili, il mondo passa di qui. E poi le sezioni classiche: Pizzerie, Caffè e Pasticcerie (con 140 indirizzi) e lo Street Food, che qui più che altrove segue il solco di una lunga ed effervescente tradizione. E ancora: 21 Pastifici e 224 Botteghe del Gusto, luoghi privilegiati per assaggiare i prodotti tipici. Ma questa è anche terra di vini: la Guida li omaggia raccontando 68 produttori. Si incontrano poi, nelle pagine della Guida, riti e miti di una regione che unica. I primi si traducono nei “Piatti della Memoria”, ricette- totem – dalla pizza si scarole al polpettone napoletano – raccontate da mamme e nonne. Con loro, anche 46 tra i più importanti chef della regione, da Nino Di Costanzo a Gennaro Esposito, che hanno accettato di svelare segreti e curiosità delle loro “Ricette”. Quanto ai miti, una sezione ad hoc – gli “Itinerari del mito” – parte da leggende e storie antiche per suggerire percorsi culinari che tocchino luoghi di interesse storico e naturalistico. (Pasquale Raicaldo – la Repubblica)