La salernitana Rossella Gregorio parla del trionfo ai Mondiali di Lipsia nella sciabola a squadre: «L’oro che sognavo»

27 luglio 2017 | 22:01
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La salernitana Rossella Gregorio parla del trionfo ai Mondiali di Lipsia nella sciabola a squadre: «L’oro che sognavo»

Sulle note di “Andiamo a comandare” la Nazionale di sciabola femminile, composta da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio, dopo il titolo europeo, conquistato poco più di un mese fa, sale sul tetto del Mondo. Tra le azzurre, protagonista indiscussa, Rossella Gregorio del CS Carabinieri, che succede sul primo gradino del podio […]

Sulle note di “Andiamo a comandare” la Nazionale di sciabola femminile, composta da Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio, dopo il titolo europeo, conquistato poco più di un mese fa, sale sul tetto del Mondo. Tra le azzurre, protagonista indiscussa, Rossella Gregorio del CS Carabinieri, che succede sul primo gradino del podio iridato a Rosanna Pagano, salernitana di Cava de’ Tirreni, oro mondiale nel 2003 a L’Avana insieme con Ilaria Bianco, Gioia Marzocca e Alessandra Lucchino. La Pagano e la Gregorio, peraltro, sono entrambe nate e cresciute sulle pedane del Club Scherma Salerno. A Lipsia, la Gregorio ha ottenuto pure il primo oro iridato in carriera e costituisce un vanto per la Salerno sportiva. Rossella, che effetto fa, dopo il quarto posto alle Olimpiadi di Rio, qualche mese dopo, laurearsi campionessa d’Europa e del Mondo a squadre? «E’ una sensazione bellissima, oltremodo gratificante. Sono felicissima, del resto non avevo mai vinto un Mondiale, ma solo sognato una vittoria così. I risultati sono frutto di impegno e di tante ore passate in pedana per gli allenamenti. Certo, siamo migliorate tantissimo, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per approccio alla gara e consapevolezza di poter affrontare ogni avversaria, senza timore. L’anno post olimpico è stato molto positivo per me, visto che ho ottenuto l’argento agli Europei di Tbilisi in Georgia nella prova individuale e l’oro a squadre, ai quali si aggiunge il titolo mondiale a Lipsia». Succedi a Rosanna Pagano, sul primo gradino del podio iridato. La sciabola salernitana è garanzia di successo? «La sciabola salernitana vanta tradizioni più che ventennali. Giampiero Pastore è stato il più bravo, il modello da seguire, vincendo medaglie alle Olimpiadi, la Pagano si è distinta in campo nazionale e internazionale, ora provo io a continuare la tradizione. Rosanna, mi ha invitato per un aperitivo tra campionesse mondiali, vedremo di organizzarci». La città di Salerno ti è sempre vicina e pure il sindaco Napoli non ha fatto mancare un messaggio di congratulazioni. Come vedi questa partecipazione così sentita? «Sono orgogliosa di difendere i colori dell’Italia e di Salerno nelle competizioni internazionali. Mi fa piacere ricevere tanti attestati di stima dai miei concittadini illustri e li ringrazio. I dirigenti del Club Scherma Salerno, il presidente regionale della Federscherma Matteo Autuori, il delegato Fis Vincenzo Vigilante, poi, mi hanno vista crescere e seguono con affetto. Gli impegni mi tengono spesso lontano da Salerno, ma ho tanti amici in città. Torno con piacere, appena possibile». Qual è il segreto del successo, la ricetta vincente per conquistare medaglie importanti? «C’è tanto lavoro alla base di ogni risultato. Siamo un buon gruppo, ognuna con caratteristiche e carattere diverso, ma insieme, costituiamo un mix validissimo». Il titolo Mondiale l’hai sognato e poi raggiunto, quale sarà il prossimo sogno da trasformare in realtà? «Sarebbe bellissimo sognare e concretizzare il sogno sempre, ma voglio stare con i piedi per terra. Questo è solo l’inizio, spero solo di fare sempre meglio nei prossimi appuntamenti agonistici». (La Città)