Le “Stoviglierie vietresi “ a Cracovia

6 luglio 2017 | 06:14
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Le “Stoviglierie vietresi “ a Cracovia

    Una  mostra  particolare, quella che si è inaugurata all’ Istituto Italiano di Cultura di Cracovia,e che continuerà con un’altra grande esposizione il 18 agosto a Boleslawiec –Polonia. La mostra  curata da Pietro Amos e Mario Montera,  riguarda la stoviglieria di ceramica vietrese contemporanea ed è rappresentata da circa 20 aziende tra fabbriche e […]

Una  mostra  particolare, quella che si è inaugurata all’ Istituto Italiano di Cultura di Cracovia,e che continuerà con un’altra grande esposizione il 18 agosto a Boleslawiec –Polonia. La mostra  curata da Pietro Amos e Mario Montera,  riguarda la stoviglieria di ceramica vietrese contemporanea ed è rappresentata da circa 20 aziende tra fabbriche e laboratori per un totale di oltre 200 pezzi di stoviglieria in massima parte piatti, ma anche servizi da caffè, di bibite ,ovvero tutte quelle opere che potrebbero sembrare “minori” ma che invece hanno costituito la vera essenza dell’arte vietrese.La mostra vuole essere una sorta di contrappunto alla mostra della stoviglieria di Boleslawiec inaugurata a Palazzo della Guardia di Vietri l’8 dicembre 2016,dove  la ceramica “Mediterranea”,quindi  di ispirazione libera, si confronta al cospetto di quella di Boleslawiec,realizzata  con decori rigorosi di gusto  dei paesi del nord europa.Sono anche esposti una selezione di opere premiate nelle manifestazioni  “Viaggio attraverso la ceramica”

La mostra è organizzata dal Comune di Vietri sul Mare, assessorato alla Cultura, Ceramica e Turismo

del Comune di Vietri sul Mare, dal Museo della ceramica di Boleslawiec e dall’ Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, in collaborazione con l’Associazione dei Comuni della Ceramica della Repubblica di Polonia.

“La mostra rappresenta un ulteriore e significativo contributo al dialogo culturale tra le nostre Istituzioni culturali-ha dichiarato Ugo Rufino Direttore IIC Cracovia-a dimostrazione diun’intensa attività di scambi che si va consolidando vieppiù sul piano della conoscenza e dell’interesse tra i due Paesi.Un particolare ringraziamento va alla Direttrice del Museo di Bolesławiec Anna Bober-Tubaj, che tanto si è prodigata perché questa mostra fosse realizzata a Cracovia, insieme ai rappresentanti del Comune di Vietri sul Mare e all’Associazione Italo – Polacca di Salerno

e Provincia, che con peculiare cura e encomiabile professionalità hanno portato avanti il progetto. Così come i piu’ vivi apprezzamenti e ringraziamenti vanno al Primo Consigliere Ewa Mamaj dell’Ambasciata polacca e alla Direttrice dell’Istituto Polacco di Roma, Prof.ssa Agnieszka Bender, per il sostegno e aiuto durante la realizzazione del progetto.”“Si conclude con la mostra “Stoviglieria vietresi”  a Cracovia e a Bolesławiec –ha detto Francesco Benincasa Sindaco di Vietri sul Mare- il primo anno di incontri tra le due cittadine con una storia comune  di arte e cultura. La mostra a Cracovia e a Bolesławiec accompagnata da  un bellissimo catalogo curato da Stefania Amos – è stata organizzata in breve tempo, ma con una intensità,professionalità e qualità uniche. Noi ci auguriamo che questo scambio di esperienze culturali non rimanga episodio isolato ma possa avere la continuità di un arricchimento attraverso la rappresentazione delle differenti interpretazioni di un artigianato, quello della ceramica, intimamente connesso alla storia dell’umanità.” Giovanni De Simone assessore alla Cultura, Ceramica e Turismo del Comune di Vietri sul Mare”Quella di quest’anno è la terza volta consecutiva che Vietri è ospite alla Festa della ceramica di Bolesławiec. In questi tre anni i rapporti tra le due città della ceramica sono andati sempre più consolidandosi, fino a culminare con la splendida mostra curata dall’associazione dei comuni della ceramica della Repubblica di Polonia inaugurata nel museo di Palazzo della Guardia nel dicembre scorso, in concomitanza con quella dedicata a Irene Kowaliska

nel museo della ceramica di Villa Guariglia.Un confronto, questo della produzione ceramica dei comuni della Repubblica di Polonia con quella vietrese, dai forti contrasti decorativi:la prima, che rivela disciplina e rigore; la seconda, apparentemente libera da vincoli, tesa a proporre a volte soluzioni derivate da creatività estemporanee che si innestano nella tradizione producendo rapidi cambiamenti in sintonia con le variazioni del gusto dei compratori delle ultime generazioni. “C’è qualcosa di magico-ricorda Pietro Amos curatore della mostra “Stoviglierie vietresi”

– che rende unici e affascinanti gli insediamenti delle collettività che fanno ceramica da molto tempo. Ciò che incanta la nostra immaginazione è forse la rappresentazione di un bisogno primitivo di comunicare attraverso i segni, del quale la ceramica sarebbe espressione universale. “

La mostra “Stovaglierie vietresi è anche e forse soprattutto il ricordo di una donna

Irene Kowaliska polacca, che a Vietri fece la “storia “ della ceramica e dove creo’  piccoli vasi, ma anche teiere e caffettiere,che sono oggi ancora il segno distintivo della ceramica vietrese .

Antonio Di Giovanni