Una canzone di Venditti, “Indimenticabile”, e lo stesso bouquet di fiori bianchi che gli ha donato quando l’ha portata sull’altare per unirsi a lei nel sacro vincolo del matrimonio. Nicola Accardi ieri era distrutto, ma per l’ultimo saluto alla sua Alessandra, deceduta tra le sue braccia dopo il viaggio di nozze, ha pensato a tutto. […]
Una canzone di Venditti, “Indimenticabile”, e lo stesso bouquet di fiori bianchi che gli ha donato quando l’ha portata sull’altare per unirsi a lei nel sacro vincolo del matrimonio. Nicola Accardi ieri era distrutto, ma per l’ultimo saluto alla sua Alessandra, deceduta tra le sue braccia dopo il viaggio di nozze, ha pensato a tutto. Ha fissato per tutto il tempo la bara, che aveva scortato la mattina in auto da Roma dopo l’autopsia disposta al Policlinico Gemelli. Poi quelle note e il mazzo di fiori con cui le aveva chiesto la mano, quella che ora non perderà mai di vista anche se non la vedrà fisicamente al suo fianco.
Lacrime e dolore, per una morte che continua a far riflettere tutti. La frazione scafatese di San Vincenzo e la comunità di Boscoreale ieri si sono strette ieri pomeriggio in un unico abbraccio alla famiglia di Alessandra Avella, la 32enne deceduta a seguito di un malore mentre era di ritorno dal viaggio di nozze, e a quella del marito Nicola Accardi. Una tragedia arrivata come un fulmine a ciel sereno, che ha lasciato sbigottiti quanto conoscevano e apprezzavano la donna, e mai si sarebbero aspettati una vicenda simile nei giorni più belli della sua storia d’amore. Era tra le braccia di Nicola Accardi, residente con la sua famiglia a Boscoreale, quando ha esalato il suo ultimo respiro e ha gettato nello sconforto tutti. Avevano festeggiato il loro matrimonio nel paradiso delle Mauritius e si apprestavano a fare ritorno nella propria terra natia. Una coppia felice, con un futuro tutto ancora da scrivere. Due ragazzi come tanti, il cui fato non è stato benevolo.
La tragedia si è consumata sull’autostrada mercoledì scorso, all’altezza di Ponzano Romano. Alessandra non avrebbe avuto neppure il tempo di accorgersi che stava per morire. Compreso che qualcosa non andava, Nicola si è subito accostato sulla prima piazzola di sosta disponibile e ha chiamato i soccorsi, ma quando i medici del 118 sono arrivati sul posto era già troppo tardi. La 32enne originaria di Scafati e Boscoreale era spirata stretta nell’abbraccio disperato del consorte. In un’atmosfera di tristezza e incredulità, la salma ieri è tornata a Scafati dopo gli esami effettuati presso il Policlinico Umberto I di Roma (la Procura della capitale, infatti, ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso) ed è giunta alla parrocchia di San Vincenzo Ferreri, dove alle 16 hanno avuto luogo le esequie. In tanti, amici, parenti e semplici conoscenti sono accorsi a portare l’ultimo saluto alla bella sposa, nonché a esprimere la propria vicinanza al marito straziato dal dolore, ai genitori di Alessandra, Armando e Maria, alle sorelle Grazia, Teresa e Angela Rosa. Poche settimane infatti sono trascorse da quando, il 5 luglio, Alessandra e Nicola avevano coronato il loro sogno d’amore e si erano detti sì davanti a Dio. La crudeltà di un destino beffardo, però, ha superato anche i loro sentimenti.
Ieri don Emilio Sorrentino ha dovuto chiedere ad amici e conoscenti della giovane di non salutare i parenti e il marito della donna, già provati per la tragedia, in una chiesa piena di fiori bianchi diventata d’un tratto piccola per contenere l’amore che Scafati e Boscoreale avevano per Alessandra. Chiusa anche la circolazione delle auto in zona, per permettere l’arrivo del feretro in chiesa e rendere più agevole l’ultimo viaggio della donna al cimitero di Scafati.
LA CITTA DI SALERNO