Maiori, Costiera amalfitana. Tanto tuonò che piovve, come anticipato da Positanonews vi erano delle probabili irregolarità, che l’amministrazione di Antonio Capone forse non aveva valutato, e che ha portato a far scattare esposti, anche di consiglieri di minoranza, con le indagini partite lo scorso 22 giugno. Una situazione sconcertante questa per la cittadina della Costa […]
Maiori, Costiera amalfitana. Tanto tuonò che piovve, come anticipato da Positanonews vi erano delle probabili irregolarità, che l’amministrazione di Antonio Capone forse non aveva valutato, e che ha portato a far scattare esposti, anche di consiglieri di minoranza, con le indagini partite lo scorso 22 giugno.
Una situazione sconcertante questa per la cittadina della Costa d’ Amalfi, visto che le opere , col parere favorevole della Commissione locale per il Paesaggio e della Soprintendenza, riguardavano aree di Demanio Idrico dello Stato, costituito dalla superficie di copertura del fiume Reginna Major e potevano essere gestite dal Comune solo se in possesso di titolo abilitativo rilasciato dal Dipartimento delle Politiche Territoriali della Regione Campania e del Genio Civile di Salerno, il quale vantava debiti di circa 200 mila euro non corrisposti dal comune e non avrebbe rilasciato debita autorizzazione. Insomma un guazzabuglio legale che comunque presentava irregolarità tali da far intervenire la sezione Navale della Guardia di Finanza di Salerno con un sequestro che compromette la stagione turistica dei locali che hanno investito migliaia di euro nella realizzazione di questi gazebo confidando nella regolarità della cosa.