Mostro di Firenze, i pm indagano su Giampiero Vigilanti, un ex legionario 87enne. Lui: «Sono innocente»

27 luglio 2017 | 17:59
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Mostro di Firenze, i pm indagano su Giampiero Vigilanti, un ex legionario 87enne. Lui: «Sono innocente»

L’inchiesta sul mostro di Firenze riparte, a quasi cinquant’anni di distanza dal primo delitto firmato dall’introvabile Beretta calibro 22, da un vecchio nome rimasto per decenni seppellito negli archivi. Si tratta di Giampiero Vigilanti, oggi 87 anni, un ex legionario che vive a Prato ma che è originario di Vicchio, proprio come Pietro Pacciani, il […]

L’inchiesta sul mostro di Firenze riparte, a quasi cinquant’anni di distanza dal primo delitto firmato dall’introvabile Beretta calibro 22, da un vecchio nome rimasto per decenni seppellito negli archivi. Si tratta di Giampiero Vigilanti, oggi 87 anni, un ex legionario che vive a Prato ma che è originario di Vicchio, proprio come Pietro Pacciani, il contadino finito sotto processato come l’autore dei 16 omicidi, condannato in primo grado ma assolto in appello, poi morto nel 1998. Vigilanti, appassionato di armi e grande frequentatore del poligono di tiro, negli anni Cinquanta è stato arruolato nella Legione straniera. Rientrò in Italia negli anni Sessanta dove ha poi conosciuto il clan dei sardi, finiti anche loro nell’inchiesta sui delitti del mostro. Per gli inquirenti lui potrebbe svelare il mistero del passaggio di pistola tra il clan dei sardi, coinvolti nell’omicidio del ‘68, e Pacciani e i compagni di merende. L’ex legionario frequentava ambienti di estrema destra. Contro di lui nell’inchiesta del Ros di Firenze ci sono solo indizi, come ha spiegato il procuratore Giuseppe Creazzo: «Continuiamo a indagare senza lasciare nulla di intentato – ha spiegato – ma smentisco categoricamente qualsiasi collegamento con ambienti eversivi. Si tratta di supposizioni suggestive che non hanno alcuna concretezza». Quello che è certo è che il nome di Vigilanti era già finito nell’inchiesta nell’85 quando – tre giorni prima della perquisizione a Pacciani – venne controllato dopo che alcuni vicini di casa lo segnalarono come un possibile «mostro». «Da accertamenti svolti – si legge nel verbale dei carabinieri dell’epoca – l’uomo poteva identificarsi nel noto mostro di Firenze». In quell’occasione vennero sequestrati diversi quotidiani che riportavano notizie proprio sulla vicenda del Mostro. Nel 1994, dopo una lite con un vicino di casa, l’uomo venne nuovamente perquisito. In quell’occasione gli trovarono 176 proiettili calibro 22 di marca Winchester serie H, gli stessi utilizzati dal mostro per uccidere. Il suo nome finì presto nel dimenticatoio. Cinque anni fa viene ripescato grazie a un esposto dell’avvocato Vieri Adriani, che assiste i familiari di Nadine Mauriot, la francese uccisa a Scopeti nel settembre 1985 con il fidanzato. «Non ho paura di niente, non ho fatto nulla» afferma Vigilanti. Anzi, racconta chi lo conosce, lui sembra affascinato dalla notorietà. Qualche anno fa si era rivolto alla trasmissione di Enrico Ruggeri per raccontare una storia totalmente infondata: uno zio d’America, dopo aver sentito il suo nome sulla Cnn, lo aveva cercato per lasciargli un’eredità milionaria. (Corriere della Sera)