Napoli. Blitz della Polizia Municipale al rione Sanità. Sequestrati piscina e campetto di calcio abusivi
Napoli. Una piscina, un campetto di calcetto e manufatti per ospitare locali, forse un piccolo chiosco da adibire a bar. Tutto realizzato abusivamente su un campo agricolo. L’hanno scoperto gli agenti dell’unità operativa Tutela edilizia della polizia municipale, guidata dal capitano Agostino Acconcio. Accade in via Santa Maria delle Catene alle Fontanelle, al rione Sanità, […]
Napoli. Una piscina, un campetto di calcetto e manufatti per ospitare locali, forse un piccolo chiosco da adibire a bar. Tutto realizzato abusivamente su un campo agricolo. L’hanno scoperto gli agenti dell’unità operativa Tutela edilizia della polizia municipale, guidata dal capitano Agostino Acconcio. Accade in via Santa Maria delle Catene alle Fontanelle, al rione Sanità, in una zona, peraltro, sottoposta alla tutela paesaggistica. L’operazione è scattata nell’ambito delle attività di contrasto all’abusivismo edilizio programmate dal comandante della municipale Ciro Esposito. L’area sequestrata è di circa mille metri quadrati e secondo la municipale era stata adibita senza alcuna autorizzazione ad attività ludico- ricreative. Con tanto di piscina fuori terra, di un locale wc, doccia e capanno attrezzi. Era stato realizzato anche un campetto di calcio. Da quanto accertato, la struttura sorta da un giorno all’altro su suolo probabilmente demaniale, era molto frequentata dai giovanissimi del quartiere. La polizia municipale ha documentato che almeno una quindicina di ragazzini frequentava quotidianamente piscina e campetto di calcio. L’autore dell’abuso edilizio è stato denunciato. Agli investigatori ha detto di aver realizzato la struttura e allestito la piscina per accogliere i ragazzi del quartiere e tenerli lontani dalla violenza della strada, dopo il trauma subito dal figlio a causa dell’omicidio di un parente. Sempre nel rione Sanità sono stati eseguiti ulteriori due sequestri: in particolare la polizia municipale ha accertato che una porzione della collina delle Fontanelle era stata “sbancata”, dopo la realizzazione di un muro di contenimento, per realizzare ex novo due aree di circa duecento metri quadrati ciascuna posizionata a tre metri dal livello stradale. Il tutto, anche in questo caso, illegalmente. Nella prima area erano in corso lavori di pavimentazione, dopo che era stata già realizzata una tettoia per coprire una cucina in muratura e un locale adibito a servizi igienici. Nella seconda, invece, le opere erano ancora in fase iniziale. Entrambe le aree erano collegate da scale in ferro alla stradale. La polizia municipale fa sapere che «saranno effettuate ulteriori indagini al fine di accertare le proprietà delle aree, presumibilmente pubbliche, al fine di fornire ulteriori elementi all’impianto accusatorio da parte della Procura della Repubblica e per verificare eventuali connessioni con ambienti malavitosi». Da tempo nella zona, vengono segnalati e denunciati abusi edilizi, con pezzi di territorio strappati al demanio e “privatizzati” abusivamente. (la Repubblica)