Napoli, il gran ritorno di Milik. L’arma in più di Sarri in attacco
Cinque reti realizzate nelle prime due amichevoli estive: prima la tripletta contro i dilettanti del Bassa Anaunia, poi la doppietta contro il Trento, formazione di serie D. “Va bene così: sto lavorando duramente ogni giorno per essere al meglio nel prossimo campionato”, ha commentato sul suo profilo social Arek Milik, alla ricerca di nuove certezze […]
Cinque reti realizzate nelle prime due amichevoli estive: prima la tripletta contro i dilettanti del Bassa Anaunia, poi la doppietta contro il Trento, formazione di serie D. “Va bene così: sto lavorando duramente ogni giorno per essere al meglio nel prossimo campionato”, ha commentato sul suo profilo social Arek Milik, alla ricerca di nuove certezze dopo il grave infortunio subito al ginocchio, che nella sostanza gli aveva fatto saltare tutta la passata stagione. Acqua passata: a giudicare dalla partenza sprint di cui si sta rendendo protagonista nel ritiro in Val di Sole l’attaccante polacco, rientrato dalle vacanze estive in condizioni di forma già straordinarie. Evidente la sua volontà di mettersi in mostra, per lasciarsi definitivamente alle spalle il momento più buio della sua carriera: che ha rischiato di essere frenata sul più bello dallo sfortunato incidente dello scorso inizio di ottobre, con la maglia della sua Nazionale. A poco più di 23 anni, però, l’ex cannoniere dell’Ajax sa di avere davanti tutto il tempo di cui ha bisogno per ritornare protagonista: iniziando innanzitutto a recuperare posizioni nelle gerarchie del Napoli. Durante la sua lunga assenza, infatti, Maurizio Sarri ha avuto la bravura e la fortuna di scoprire le insospettabili doti di bomber di Dries Mertens, che s’è meritato a suon di gol il ruolo di centravanti titolare degli azzurri ed è deciso a sua volta a tenerselo stretto: come testimoniano i sette centri messi insieme finora dal belga. Il duello in famiglia con Milik è già cominciato. Ma per Sarri si tratta di un benedetto problema di abbondanza: pure tenendo conto delle caratteristiche fisiche e tecniche assai diverse dei due attaccanti. Il polacco è infatti più completo rispetto al suo compagno di reparto: difende palla, aiuta a fare salire la squadra e garantisce una maggiore presenza nell’area di rigore avversaria. Non a caso, nelle prime amichevoli della nuova stagione, l’attaccante comprato nell’estate scorsa da De Laurentiis per 32 milioni, ha già fatto centro di sinistro (il suo piede preferito), di destro e soprattutto di testa. Una preziosa variante tattica per il Napoli, obbligato negli ultimi mesi a mettere completamente da parte il gioco aereo e a cercare la strada del gol soltanto rasoterra. Ma il ritorno di Milik, che sarà messo alla prova per un tempo pure durante la sfida di stasera contro il Carpi, permetterà d’ora in poi a Sarri di attaccare in maniera meno prevedibile le difese avversarie: sfruttando anche un’altra arma oltre alla velocità e al talento nel dribbling di Mertens. Il recupero del centravanti polacco, viste le premesse dei primi 13 giorni del ritiro, promette dunque di rivelarsi per il Napoli il più prezioso “acquisto” in vista della stagione ormai alle porte: per rendere ancora più irresistibile il miglior reparto offensivo della serie A. (la Repubblica)