Rc professionale: un’assicurazione obbligatoria

Oggigiorno tutti coloro che esercitano una professione sono gravati da obblighi e da rischi connessi all’ esercizio del loro mestiere e che ricadono sotto la responsabilità civile. Ne consegue che devono rispondere anche e soprattutto dei possibili danni che possono causare quando commettono errori per omissione o negligenza. Ecco perché stipulare un’assicurazioneRc professionale conviene per tutelare se stessi e il cliente contro ogni evenienza. La polizza di assicurazione obbligatoria permette dunque al professionista di lavorare con serenità perché, anche in caso di errore grave, il danno economico sarà al massimo di lieve entità mentre il cliente non dovrà rispondere delle azioni compiute dal professionista.

La Rc professionale offre quindi garanzie a tutte le parti in causa ed è un’assicurazioneobbligatoria per legge in base all’art. 5 del decreto legislativo 137/2012, che configura l’illecito disciplinare, in caso di violazione del suddetto obbligo. Per il professionista può configurarsi anche la sospensione o la radiazione dall’albo. Se è vero che lavorando si può sbagliare e provocare danni, è altrettanto vero che farlo senza le condizioni minime di tutela è un errore ancora più grave e imperdonabile.

Garanzie Rc professionale: negligenza, imprudenza, imperizia e colpa

Fatta questa introduzione necessaria, vediamo ora quali sono le garanzie offerte da un’assicurazione Rc professionale. Sono tanti gli errori che può commettere un professionista e variano a seconda delle situazioni, per questo motivo è sempre consigliato rivolgersi a professionisti del settore, agenzie assicurative fisiche o richiedere una consulenza e preventivo per una polizza professionale online. La polizza protegge intanto contro i casi di negligenza, vale a dire sviste o sbagli compiuti trattando con superficialità regole di cui il professionista dovrebbe essere sempre al corrente. La Rc professionale copre anche contro l’imprudenza e l’imperizia, ovvero quando l’attività viene svolta in maniera avventata o senza avere le capacità tecniche per esercitarla.

Ci sono poi tre diversi gradi di colpa, previsti da un contratto di Rc professionale, e che cambiano in base all’entità dell’errore commesso. La colpa, quando è lievissima, rappresenta ovviamente la fattispecie meno grave nella quale ricade lo sbaglio commesso dal professionista. Quando quest’ultimo non si comporta in maniera diligente, la colpa si configura come lieve e diventa infine grave quando invece non vengono rispettate le elementari norme di condotta richieste a chi esercita una professione. Si tratta quindi anche dell’avvenimento più rischioso e, come tale, viene corrisposto un premio maggiore, giustificato in base al danno causato.

Queste sono dunque le garanzie offerte dall’assicurazione Rc professionale. Un modo anche per invitare i professionisti a non prendere il proprio mestiere alla leggera ma a esercitarlo con la massima cura e attenzione al dettaglio, anche il più marginale in apparenza.

Rc professionale: costi, massimali e franchigie

Quando si sta per stipulare una polizza Rc professionale bisogna interrogarsi prima di tutto sui costi, ovvero il premio da corrispondere e che può variare in base ad alcune condizioni, come ad esempio il mestiere esercitato dal professionista. Per dare un’idea, la tariffa annua da pagare per essere assicurati oscilla dai 1000 ai 3000 euro per un commercialista, un avvocato e un consulente del lavoro mentre è probabile che un ingegnere chieda fino ai 3500 euro. Più contenuti i costi di una Rc professionale di uno psicologo, che normalmente non chiede più di 350 euro, mentre decisamente più elevati rispetto alla media sono i prezzi delle polizze assicurative per un chirurgo. In quest’ultimo caso stiamo parlando di contratti da 6000 euro come prezzo base, che può salire fino a 19000 per un chirurgo di alta specializzazione.

I costi di una Rc professionale diminuiscono sensibilmente se la polizza viene acquistata da un’entità collettiva. In questo modo viene offerta una protezione a tutti i numerosi iscritti a un’associazione, un sindacato o un Ordine professionale, a prezzi abbastanza contenuti ma mantenendo inalterate tutte le condizioni previste dal contratto.

Inoltre bisogna considerare anche i massimali inseriti nel contratto, quindi quanto la compagnia assicurativa si impegna a pagare, il tutto commisurato in base al danno causato. C’è poi la questione delle franchigie, ovvero la parte di danno che il professionista dovrà riparare a proprie spese. Più basse sono, tanto meglio sarà per il professionista che potrebbe ritrovarsi a proprio carico un esborso nullo o minimo per ovviare a un suo errore.