Salernitana. Bollini impone la sua linea sul mercato e torchia i calciatori
Aziendalista ma con le sue idee, c’ha messo poco per diventare il protagonista principale di quest’inizio di stagione della Salernitana. Perché le scelte future del cavalluccio marino dipendono tutte (o almeno in gran parte) da Alberto Bollini. Forte della riconferma e della fiducia arrivate dai co-patron Lotito e Mezzaroma, il trainer di Poggio Rusco sta […]
Aziendalista ma con le sue idee, c’ha messo poco per diventare il protagonista principale di quest’inizio di stagione della Salernitana. Perché le scelte future del cavalluccio marino dipendono tutte (o almeno in gran parte) da Alberto Bollini. Forte della riconferma e della fiducia arrivate dai co-patron Lotito e Mezzaroma, il trainer di Poggio Rusco sta imprimendo il suo marchio sul nuovo corso granata. Mettendo naso su ogni questione. Le prime ore nel ritiro di Roccaporena hanno confermato l’impressione: già sabato, poche ore dopo lo “sbarco” all’ombra dello scoglio di Santa Rita, Bollini ha iniziato a parlare con i calciatori, indicando il suo credo e cominciando a torchiare e far sudare la squadra. Cappellino in testa per proteggersi dal sole, ha seguito i primi allenamenti con grandissima attenzione, senza perdersi neppure un dettaglio dei vari esercizi. La voce, nel corso delle operazioni, è rimasta spesso a riposo, preferendo far cantare l’ugola dei suoi più stretti collaboratori. Il dialogo con la sua truppa è arrivato prima (o al termine) delle sessioni, spiegando e correggendo alcune cose che con il tempo dovranno essere migliorate. Anche ad alta voce. Ieri, poi, si è fatto sentire pure con gli addetti del centro sportivo che sta ospitando l’allenamento, “costretti” già di prima mattina a dover rasare l’erba del campo ritenuta troppo alta. Più “moderati” – ma non meno densi di significati – pure i colloqui con il direttore sportivo Angelo Fabiani, che ieri non si è fatto vedere in Umbria. Perché la traccia di Bollini sul mercato c’è. E si sta cominciando a far vedere. L’allenatore, infatti, sta provando a imporre le sue idee anche nella campagna di rafforzamento della squadra. Con successo. C’è la sua mano, infatti, sui mancati trasferimenti alla Salernitana del portiere Pelagotti e del centrocampista Signori. Stesso ritornello anche sulle trattative attualmente in corso e che di qui a poco si dovrebbero concludere. Ieri a Roccaporena è comparso, a sorpresa, Minala. Il centrocampista della Lazio è una chiara indicazione del trainer (e di Lotito) e ha affrettato i tempi per rivestire la casacca col cavalluccio marino sul petto, anticipando l’arrivo in ritiro inizialmente previsto per mercoledì. Non solo. Nella lunga chiacchierata con il ds, Bollini ha spiegato la sua idea sull’irrisolta questione del portiere. Il rumeno Cojocaru è arrivato in prima serata nella sede del ritiro, seguendo di pochi minuti il già ufficializzato Ricci. Il lituano Adamonis è pronto a partire alla volta dell’Umbria. Ma i due giovani talenti stranieri non convincono a pieno il già allenatore della Primavera della Lazio che ha chiesto altro. Il profilo giusto è quello di Radunovic, estremo difensore che lo scorso anno fu grande protagonista del derby vinto all’Arechi con l’Avellino: parate da urlo che non sono passate inosservate, tanto da avviare il sondaggio con l’Atalanta. A Bergamo, poi, ci sono altri due calciatori per cui Bollini è disposto a far follie: il centrocampista Emmanuello e l’attaccante Marilungo. Le indicazioni hanno fatto avviare le grandi manovre con la “dea” che nei prossimi giorni darà una risposta. E, in attesa di buone nuove, ci si muoverà anche su altri fronti. Sullo sfondo, infatti, c’è l’ipotesi Maniero: pure in questo caso, però, c’è da convincere Bollini a puntare sul bomber napoletano. Meno dubbi, invece, sull’esterno Di Roberto, obiettivo low-cost per l’attacco. (La Città)