Salerno. 70enne rubò panino e latte per 2 euro, condannato a 2 mesi e 20 giorni
Si può essere condannati per il furto di una busta di latte e di un panino? Si può, nonostante il decreto legislativo che dall’aprile del 2015 ha introdotto nell’ordinamento la non punibilità per particolare tenuità dell’offesa. Lo sostiene la sentenza della Corte d’appello di Salerno, che pochi giorni fa ha confermato la pena di 2 […]
Si può essere condannati per il furto di una busta di latte e di un panino? Si può, nonostante il decreto legislativo che dall’aprile del 2015 ha introdotto nell’ordinamento la non punibilità per particolare tenuità dell’offesa. Lo sostiene la sentenza della Corte d’appello di Salerno, che pochi giorni fa ha confermato la pena di 2 mesi e 20 giorni a un settantenne che latte e pane aveva cercato di portarli via da un supermercato di Pastena ma che il personale dell’esercizio commerciale aveva scoperto prima che potesse varcare l’uscita e tornare a casa. Erano gli ultimi mesi del 2011 e se non si è davanti al luogo comune del ladro e della mela ci manca davvero poco. L’uomo, residente in una palazzina della zona orientale, era entrato nel market e si era subito diretto verso gli scaffali dei generi alimentari. Cercando di non farsi notare aveva infilato un panino soffiato e una busta di latte da 1 euro e 30 centesimi sotto al giubbino, riavviandosi poco dopo verso l’uscita. Fu fermato subito dopo aver oltrepassato le casse, quando i dipendenti capirono che stava andando via senza pagare, e i tentativi di giustificazione non bastarono a evitare che fosse chiamata la polizia. Vi fu quindi la segnalazione all’autorità giudiziaria, perché il furto fu considerato aggravato (in quanto su beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede) e la giustizia andò avanti da sola nonostante dal supermercato non fosse stata presentata denuncia. Si è arrivati così alla sentenza di primo grado, che la Corte d’appello ha confermato: nessuna tenuità del fatto, appunto perché il furto è giudicato grave, e pazienza se il danno per il derubato ammonta, centesimo più o centesimo meno, all’esigua cifra di 2 euro. Per motivare la pronuncia i giudici si sono presi novanta giorni, ma il difensore Carlo Di Ruocco ha già pronto il ricorso in Cassazione. Nella ricostruzione difensiva cita proprio alcune sentenze della Suprema corte, che farebbero configurare il furto nel supermercato di Pastena come non aggravato e magari soltanto tentato, cosicché non solo si rientrerebbe nei limiti di pena per l’applicazione del regime di particolare tenuità ma addirittura l’episodio sarebbe sanzionabile solo in seguito a una querela del derubato, che in questo caso non c’è stata. A giocare a favore del settantenne ci sono tra l’altro alcune pronunce che non ritengono applicabile l’aggravante quando il negozio è sorvegliato da telecamere e personale addetto alla vigilanza, ma finora la giustizia salernitana ha preferito un’altra linea interpretativa e per l’imputato è arrivata la condanna: 2 anni e 10 mesi per 2 euro di furto. (La Città)