Salerno. A processo 54enne: è sospettato di aver abusato della figlia di una collega da quando la bambina aveva 6 anni
A processo un agente pubblicitario salernitano, l’accusa è violenza sessuale su minorenne. Avrebbe approfittato della figlia di una collega da quando la ragazzina aveva soli 6 anni e fino all’adolescenza. A decidere il rinvio a giudizio è stato il giudice per le udienze preliminari Emiliana Ascoli. La prima udienza è fissata ad ottobre davanti ai […]
A processo un agente pubblicitario salernitano, l’accusa è violenza sessuale su minorenne. Avrebbe approfittato della figlia di una collega da quando la ragazzina aveva soli 6 anni e fino all’adolescenza. A decidere il rinvio a giudizio è stato il giudice per le udienze preliminari Emiliana Ascoli. La prima udienza è fissata ad ottobre davanti ai giudici della Prima sezione penale del Tribunale di Salerno. A sostenere l’accusa contro il 54enne è il sostituto procuratore Giovanni Paternoster. Dieci anni, tanto sarebbero durate le violenze. A scoprire le presunte attenzioni del pubblicitario sulla ragazzina è stata la madre di quest’ultima. La donna si è insospettita dei comportamenti della vittima che aveva iniziato a compiere atti di autolesionismo, circostanze che testimoniavano un disagio della ragazza. La certezza che il problema fosse di natura sessuale si è avuta quando la ragazza, ormai sedicenne, ha avuto un’infezione, contratta forse durante quegli incontri con il collega della mamma. Le prime attenzioni, fatte passare come giochi, risalirebbero al 2007. Da allora, soprattutto di pomeriggio, l’agente che era un amico intimo di famiglia, avrebbe approfittato della fiducia in lui riposto dalla madre della vittima, approfittandone per compiere atti sessuali sulla bambina che, nei primi anni delle presunte violenze, non era neppure in condizioni di capire cosa le stesse accadendo per la sua innocenza. Quei “giochi”, però, le provocarono un forte disagio che l’ha spinta fino a forme di autolesionismo. È arrivata, poi, quell’infezione e la conseguente visita ginecologica. Solo allora la sedicenne ha trovato la forza di raccontare quegli abusi subiti dall’amico della mamma. Quindi la denuncia e tutta la trafila delle indagini. A marzo scorso la ragazza si è sottoposta all’incidente probatorio che ha confermato l’attendibilità dei suoi racconti e, soprattutto, la capacità di sostenere il peso del processo penale. L’agente pubblicitario, difeso dagli avvocati Tullio Toriello e Rodolfo D’Ascoli, proverà a difendersi dalla grave accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima. La madre della ragazzina, nell’interesse della figlia, si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Viviana Caponigro. (La Città)