«Tornasol», il cavallo che disse «no» al Palio di Siena, diventa un idolo su Internet. Tra i favoriti ma escluso per il nervosismo
Con il sole che gli illumina la criniera e si diverte a confondere la realtà, quel cavallo nero sembra davvero un mitico destriero. Un ippogrifo senza ali, fiero e orgoglioso, ribelle e luciferino. A un tratto alza lo sguardo, ti fissa negli occhi e hai la sensazione che ti sussurri qualcosa: «Vi ho fregato tutti, […]
Con il sole che gli illumina la criniera e si diverte a confondere la realtà, quel cavallo nero sembra davvero un mitico destriero. Un ippogrifo senza ali, fiero e orgoglioso, ribelle e luciferino. A un tratto alza lo sguardo, ti fissa negli occhi e hai la sensazione che ti sussurri qualcosa: «Vi ho fregato tutti, ma non diventerò una bistecca». E non solo perché i regolamenti del Palio vietano che un «barbero» sia spedito al macello, ma perché Tornasol, cavallo della contrada della Tartuca iscritto nel nobile Protocollo equino, è proprio un tipo furbo e tosto e ha un padrone con le spalle larghe, Mark Getty, nipote del milionario Jean Paul. È già passato alla storia, Tornasol. Non solo per aver paralizzato per un’ora e mezzo con il suo «no» i quindicimila e forse più di Piazza del Campo, tutta Siena e mezza Italia incollata alla diretta televisiva con tanto di telegiornale rinviato, ma per aver «gridato», con il linguaggio di un eretico ronzino, che è lui il re del palio. Scalciando, sbuffando e sgroppando alla curva del Casato e rifiutandosi di partecipare alla corsa. E tutto questo è accaduto nel giorno del suo debutto. Alla fine, dopo un consulto tra veterinari ed esperti della kermesse, lo hanno escluso dalla corsa per «alterato stato psico-fisico» e per i suoi «attacchi di panico» (cosa mai accaduta nella storia), che ai più sono apparsi una sfida e non un atto di paura. Tanto da farlo diventare in pochi minuti il Bucefalo dei social network. O l’improbabile protagonista di un romanzo. Qualche messaggio sul cavallo «obiettore»? «Jack Tornasol è uscito dal gruppo», «Non mollare», «Meglio di Napoleone», «Il vero vincitore del Palio». E altre cavalcate di post, sms, tweet e chi più ne ha ne metta. «Non ci sorprende. Tornasol ha coraggio da vendere, una sensibilità e un’intelligenza fuori dal comune», dicono alla scuderia di Valiano, la prima frazione del comune di Castelnuovo Berardenga, a un paio di chilometri da Siena. Dove ieri il cavallo si è goduto biada, acqua fresca a volontà e anche una galoppata in solitaria, senza fantini sul groppone. E adesso che cosa farà? Non correrà più in Piazza del Campo. E quasi certamente uscirà dal Protocollo equino, l’albo dove sono iscritti non solo i cavalli più veloci e promettenti ma anche i più affidabili. «Ma siccome è un ottimo cavallo non avrà problemi a partecipare ad altri palii o corse», dicono alla scuderia. Mentre gli animalisti sperano che un giorno possa riacquistare «la libertà perduta». Il suo fantino-allenatore, Luigi Bruschelli, in arte Trecciolino, ha il morale sotto i tacchi e non riesce a spiegarsi cosa sia successo nella psiche del suo compagno. A Siena è arrivato quando aveva tre anni, acquistato da Mark Getty in Sardegna, dove trionfano i mezzosangue angloarabi, la razza predestinata per il Palio. E a Siena è stato allevato, si racconta, tra dolci colline e tanto affetto. «Tornasol è la gioia dei bambini – dicono alla scuderia di Valiano – quando li vede diventa tenerissimo. A un ragazzino ha appoggiato la testa sulla spalla facendosi coccolare. Una magia». I maligni dicono che qualcuno forse ha sbagliato mix, che è stato innervosito da qualche ricostituente. «Nessun beverone», giurano i contradaioli. Ma in serata la Procura ha annunciato che sta indagando e che ha inviato i carabinieri-forestali per effettuare alcune analisi. Tornasol ha anche un altro primato. «Senza volerlo ha fatto giurisprudenza – dice Duccio Balestracci, docente di Storia medievale all’Università di Siena ed esperto del Palio – perché per la prima volta nella storia è stato deciso che un cavallo stressato e non infortunato non corresse. Un provvedimento per salvaguardare l’animale ed evitargli rischi». Tornasol torna a guardarci con i suoi occhi neri e furbissimi. Ma siamo proprio sicuri che non abbia capito niente? (Corriere della Sera)