Una scuola di restauro alla Reggia di Caserta, l’ok dell’Accademia

21 luglio 2017 | 18:49
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Una scuola di restauro alla Reggia di Caserta, l’ok dell’Accademia

Una scuola di restauro nella Reggia di Caserta. Un progetto voluto dalla direzione del complesso vanvitelliano e dall’Accademia di belle arti di Napoli in partenariato con l’Aren, l’associazione dei restauratori napoletani. La scuola nasce come sezione secondaria dell’Accademia a Caserta, che già rilascia a Napoli il diploma accademico di secondo livello di durata quinquennale in […]

Una scuola di restauro nella Reggia di Caserta. Un progetto voluto dalla direzione del complesso vanvitelliano e dall’Accademia di belle arti di Napoli in partenariato con l’Aren, l’associazione dei restauratori napoletani. La scuola nasce come sezione secondaria dell’Accademia a Caserta, che già rilascia a Napoli il diploma accademico di secondo livello di durata quinquennale in Restauro che abilita alla professione di restauratore di beni culturali. I corsi partiranno in autunno all’interno della Casa del giardiniere, edificio settecentesco che sorge all’interno del giardino inglese, spazi «rimessi a nuovo almeno 15 anni fa e mai utilizzati – dice il direttore della Reggia, Mauro Felicori – noi li mettiamo a disposizione gratuitamente per dieci anni e in cambio l’Accademia non solo porterà i propri allievi a frequentare il palazzo, ma realizzerà interventi di restauro sul patrimonio storico-artistico dell’appartamento storico». Felicori insiste nel potenziamento delle relazioni tra il capoluogo e la Reggia, «dove vivevano i re di Napoli, non quelli di Caserta» e legge l’accordo tra Belle arti e il suo museo come esempio di contaminazione. La scuola e i laboratori saranno destinate alla formazione finale degli allievi dell’Accademia: ogni anno sono trenta gli studenti che vengono ammessi all’istituto di via Bellini per diventare restauratori, suddivisi in tre percorsi formativi: materiali lapidei, dipinti e ceramica. Con l’apertura della sede casertana il numero è destinato a crescere, anche perché – grazie all’accordo con l’Aren – verranno allestiti nuovi laboratori al servizio, in particolare, dei territori di Caserta e Benevento. «Inseguiamo un sogno – dice il presidente dei restauratori Emanuele Vitulli – conservare l’alta professionalità di noi italiani e per questo serve una formazione continua». «Si tratta di un’occasione per costruire alte professionalità – precisa il direttore dell’Accademia Giuseppe Gaeta – capaci di generare innovazioni di prodotto e di processo. Anche in Campania si apre una fase nuova: di recente la Regione ha recepito gli standard per formare i collaboratori restauratori. C’è molto da fare e l’Accademia, assieme alla Reggia di Caserta, si candida a divenire punto di riferimento». Felicori ricorda infine i rapporti avviati con il museo Madre sulla collezione Terrae Motus. «Il Madre potrebbe organizzare mostre alla Reggia, abbiamo tanti spazi che possono essere utilizzati dalle grandi istituzioni napoletane. Sono pronto a collaborare». (la Repubblica)